La resistenza antimicrobica (AMR) rappresenta una minaccia crescente per la medicina moderna, con impatti significativi anche nella lotta contro il cancro. Quando gli antibiotici più potenti falliscono a causa della resistenza batterica, i pazienti oncologici, spesso già immunocompromessi, diventano particolarmente vulnerabili. Questo problema ha due rischi principali:
- Infezioni difficili da trattare nei pazienti oncologici , che aumentano la tassi di mortalità anche per tumori potenzialmente trattabili.
- Correlazione tra consumo di antibiotici e sviluppo del cancro , soprattutto in relazione a tumori del tratto gastrointestinale.
Infezioni resistenti e pazienti oncologici
Chi affronta terapie oncologiche e frequentemente immunodepresso, rendendo difficile evitare il contatto con patogeni, soprattutto in ambienti ospedalieri. Diagnosi rapida e utilizzo mirato degli antibiotici sono fondamentali per salvare questi pazienti.
Secondo Daniela Maria Cirillo, responsabile dell’Unità Patogeni Batterici Emergenti presso l’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano:
- La diagnosi rapida e l’uso di farmaci mirati sono essenziali per prevenire l’insorgenza di resistenze.
- L’abuso di antibiotici ad ampio spettro favorisce lo sviluppo di batteri resistenti, complicando ulteriormente il trattamento delle infezioni.
Nonostante l’arrivo di nuovi antibiotici, spesso mancano test diagnostici rapidi che aiutano i medici a scegliere il trattamento più adeguato. Questo porta a un utilizzo non appropriato delle nuove molecole, accelerando lo sviluppo di ulteriori resistenze.
L’abuso di antibiotici e il rischio di cancro
La ricerca ha evidenziato un possibile legame tra l’ uso eccessivo di antibiotici e la comparsa di tumori, specialmente gastrointestinali.
Una revisione pubblicata su Cell nel 2024 sottolinea come il microbiota intestinale gioca un ruolo cruciale nel mantenimento della salute e nella risposta ai trattamenti oncologici. L’abuso di antibiotici può danneggiare il microbiota, generando disbiosi , ovvero uno disequilibrio tra batteri utili e patogeni.
“La disbiosi può scatenare infiammazioni croniche , aumentando il rischio di tumori”, afferma Cirillo. Il microbiota è infatti fondamentale per l’omeostasi, ovvero il bilanciamento dei meccanismi cellulari e immunitari.
La sfida nello sviluppo di nuovi antibiotici
La creazione di nuove molecole antibiotiche è una sfida complessa e poco remunerativa per le aziende farmaceutiche. Secondo Cirillo:
- Lo sviluppo di antibiotici richiede investimenti elevati e ha un basso ritorno economico rispetto ad altre classi di farmaci.
- La regolamentazione dell’uso degli antibiotici varia a livello globale, rendendo difficile controllare l’impatto ambientale e alimentare delle molecole.
Anche nella catena alimentare possono entrare sostanze simili agli antibiotici, non classificate come tali e quindi non regolamentate, un problema evidenziato soprattutto nei prodotti provenienti da allevamenti intensivi.
Come affrontare la resistenza agli antibiotici
- Uso responsabile : Gli antibiotici devono essere prescritti solo dal medico e utilizzati seguendo rigorosamente le indicazioni (dosaggio, durata, frequenza).
- Diagnosi mirata : adottare test molecolari rapidi per individuare l’antibiotico più efficace.
- Prevenzione : migliorare le misure igieniche, soprattutto negli ospedali, per ridurre il rischio di infezioni.
- Ricerca sul microbiota : Continuare a studiare il ruolo del microbiota per prevenire i tumori e migliorare la risposta alle terapie oncologiche.
La resistenza antimicrobica è un problema globale che mette a rischio i progressi della medicina moderna, con ripercussioni gravi sui pazienti oncologici. Promuovere un uso consapevole degli antibiotici, investire nella ricerca e rafforzare la diagnosi precoce sono passaggi chiave per affrontare questa sfida e salvare i trattamenti oncologici.