Comiso – Il Comune di Comiso all’assemblea dell’ANCI a Torino. Tra i temi principali dell’associazione nazionale dei comuni italiani, la situazione economico/finanziaria dei Comuni Siciliani, i costi eccessivi del ciclo dei rifiuti e delle utenze elettriche pubbliche. Dichiarazioni dell’assessore Dante Di Trapani che ha partecipato all’assemblea come delegato del sindaco e degli assessori.
“Nell’augurare buon lavoro al nuovo Presidente dell’ANCI, Gaetano Manfredi sindaco di Napoli – dichiara Dante Di Trapani – è importante sottolineare uno dei temi più importanti, messi in evidenza dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, relativamente alla centralità degli Enti Locali che ha suscitato fortissima emozione in tutti noi presenti che abbiamo preso parte alla tre giorni di Torino, organizzata dall’ ANCI e durante i quali è stato eletto il nuovo Presidente .
Il discorso del Presidente della Repubblica – ancora Di Trapani – rimane chiaramente un faro per l’attività che, quotidianamente, tutti gli amministratori locali svolgiamo nei nostri territori. La quarantunesima assemblea nazionale dei comuni italiani, assume quest’anno un’importanza particolare perché, oltre ai momenti di formazione che altro non fanno che “irrobustire” il background di conoscenze che ciascuno degli amministratori locali poi riversa nel proprio territorio, si è tenuta anche l’assemblea generale dell’ ANCI Sicilia che ha visto la partecipazione di tutti i rappresentanti degli Enti Locali Siciliani e che dapprima, hanno sviscerato tutte le problematiche che poi si scoprono essere assolutamente identiche tra tutti i comuni dell’isola, e dopo hanno cercato di individuare delle possibili strategie per creare delle migliori condizioni di governabilità dei nostri comuni.
Tra i problemi di maggiore rilevanza – approfondisce Di Trapani – quello economico/finanziario. Purtroppo tutti comuni della Sicilia, soffrono due grandi criticità: il costo eccessivo del ciclo dei rifiuti e il costo eccessivo delle utenze elettriche pubbliche. Su questi due aspetti, all’unanimità e senza distinzione alcuna, tutti gli amministratori locali siciliani, stanno avviano una fase importante e forte di dialogo con i governi centrali, sia a Palermo, sia a Roma, perché si metta mano a queste problematiche che incidono ancora troppo nel gap che gli enti siciliani devono colmare rispetto ai pari grado enti locali delle altre regioni d’Italia”.