Modica – Era inevitabile e scontato che non passasse sotto silenzio la tensione politica interna alla maggioranza che finora ha sostenuto l’amministrazione Monisteri. Tensione venuta alla luce a fine settimana scorsa quando nove consiglieri di maggioranza, Piero Armenia, Michelangelo Aurnia, Fabio Borrometi, Margherita Cascino, Cristina Cecere, Giorgio Civello, Neva Guccione Maria Cristina Minardo e Daniela Spadaro hanno presentato una interrogazione in cui chiedono “all’amministrazione, nella persona del Sindaco e dell’Assessore al Bilancio oltre a tutti gli altri amministratori e Uffici preposti, come intendono attivarsi o se hanno già attivato le procedure amministrative e contabili previste dalla Legge e sollecitate dai diversi Uffici e Organi di controllo”. Ed infatti sulla delicata situazione economico finanziaria in cui verserebbe l’Ente comunale della città della Contea interviene Vito D’Antona, esponente cittadino di Sinistra Italiana.
Questo il suo intervento. “Una nota a firma del Responsabile del servizio finanziario che, per come riportato dalla stampa, certifica lo stato di dissesto del Comune di Modica, in quanto non in condizione di assolvere alle funzioni ed ai servizi indispensabili ed una nota del Collegio dei Revisori dei Conti che invita l’ente a procedere verso la dichiarazione di dissesto.
Sul piano politico, da undici anni le forze di opposizione facciamo notare la sottovalutazione della situazione finanziaria, i ritardi nei pagamenti, lo smantellamento dell’ufficio di ragioneria e tributi, la costante mancanza di azione per la riscossione delle entrate, ridotta ai minimi storici, l’espansione senza controllo della spesa, l’ampliamento, per decine di migliaia di euro, della anticipazione di cassa, i ritardi e i commissariamenti dei bilanci, come anche evidenziato dalla Corte dei Conti.
Si registra, inoltre, una divisione nella maggioranza che sostiene Monisteri: ben nove consiglieri su ventuno dell’attuale maggioranza, alla luce della gravissima crisi finanziaria, con una interrogazione, chiedono al Sindaco chiarimenti sulle intenzioni dell’Amministrazione comunale, creando così una frattura nella maggioranza consiliare.
Non è più tempo di tacere o delle mezze frasi; la città ha il diritto di sapere: il Sindaco, anche in quanto Assessore della precedente Amministrazione, informi, secondo un principio di trasparenza, sulla reale situazione finanziaria e quale attività vuole mettere in campo per limitare i danni della possibile dichiarazione di dissesto”. (da.di.)