Grande assente, perché non invitato, all’ incontro istituzionale di fine novembre sul destino dello scalo aeroportuale casmeneo. Indetto dalla sindaca Schembari, il Comitato a Difesa e Sviluppo dell’Aeroporto degli Iblei torna a far sentire la propria voce e a porre una serie di stringenti domande ‘scomode’. “In relazione alla all’incontro tenutosi lo scorso 27 Novembre presso lo scalo aeroportuale di Comiso indetto dal Sindaco Maria Rita Schembari che ha visto la presenza dei sindaci della provincia di Ragusa, dei rappresentanti delle imprese locali e delle parti sociali con i vertici della SAC e che ha visto escluso il Comitato a Difesa e Sviluppo dell’Aeroporto degli Iblei ed in relazione anche alle dichiarazioni alla stampa da parte del sindaco Schembari rilasciate sia all’indomani dell’abbandono dello scalo da parte della più grande compagnia aerea low cost Ryanaur sia in data odierna torniamo per l’ennesima volta a sottolineare gli interrogativi che sin dal 2013 giacciono senza risposta e che vengono continuamente elusi rimandando al mittente le accuse di lesa maestà a nome anche delle più di 4000 persone che in questi mesi hanno sottoscritto l’appello del Comitato a favore dello scalo.
Non è più possibile da parte nostra essere accusati di “gridare in maniera scomposta” riguardo agli enormi malcontenti per il palese decremento di voli e passeggeri che rischia di portare al collasso l’operatività del “Pio La Torre” e che avviene impunemente sotto gli occhi di tutti. E’ con queste premesse che poniamo nuovamente vecchi e nuovi quesiti al Sindaco di Comiso nella speranza che si riesca finalmente ad ottenere le risposte dovute al territorio tutto.
- 1. Corrisponde al vero che la compagnia Ryanair chiese solo più soldi (quanti?) per volare su Comiso come affermò la stessa compagnia nel suo comunicato stampa il gestore aeroportuale di Comiso tentò di cambiare i termini del reciproco accordo precedentemente accettato per iscritto? Perché nessuno ad oggi ha mai esplicitato i termini di detto accordo per mettere a tacere qualsiasi tipo di illazione in merito?
- 2. Corrisponde al vero che la più grande compagnia low-cost europea si rese protagonista “di una vera e propria richiesta estorsiva” ai danni della società unica di gestione degli scali di Catania e Comiso e cioè la SAC?
- 3. Corrisponde al vero che la compagnia chiese qualcosa di “non lecito” a livello contrattuale?
- 4. Furono allora mese in atto delle azioni legali per inadempienza contrattuale da parte della società di gestione SAC al fine di far rispettare i termini contrattuali? E se sì quali?
- 5. Alla luce della legislazione europea richiamata nella dichiarazione, quali interventi nei confronti delle autorità europee vennero poste in essere al fine di farle rispettare?
- 6. Quali azioni furono da quel momento messe in atto al fine di non affidarsi ad una singola compagnia?
- 7. Corrisponde al vero che la stessa società di gestione SAC mentre accusava di inadempienza contrattuale Ryanair proseguiva, forse anche accrescendo i voli della compagnia inadempiente sullo scalo di Catania?
- 8. Cosa è cambiato da allora ad oggi nei rapporti tra i sindaci dei comuni Iblei rispetto alla problematica alla luce dell’ennesimo tavolo istituzionale a nostro avviso privo di contenuti atti allo sviluppo dello scalo?
- 9. Qual è la reale posizione sull’agire della compagnia Aeroitalia che sembra cambiare da un giorno all’altro a seconda di dove tira il vento? Quali studi sull’appetibilità delle nuove tratte annunciate dalla compagnia sono stati effettuati per verificarne la reale appetibilità?
Basterebbe unicamente rispondere una volta per tutte alle istanze dei cittadini da parte di chi oggi continua a rassicurare ed accusare chi come noi ha non solo come unico scopo l’incremento delle attività sull’aeroporto di Comiso e che continua a farlo fuori dalle dinamiche politiche che continuano a non appartenerci’.