Ragusa – Sul bilancio di previsione del Comune di Ragusa appena approvato (a maggioranza) in consiglio comunale, arrivano anche le perplessità e le critiche di un esponente storico dell’opposizione, Sergio Firrincieli del movimento 5 stelle, che sia durante il Cassì 1 che ora in questo anno e mezzo di seconda sindacatura dello stesso primo cittadino, non ha mai smesso di fare le pulci all’operato di amministrazione e maggioranza. Ecco quanto scrive l’esponente pentastellato che era anche sceso in lizza alle scorse amministrative come candidato sindaco del campo progressista.
“Purtroppo Ragusa non è la città delle meraviglie dipinta dal sindaco. che cosa dobbiamo aspettarci per il futuro? non e’ dato sapere”
“Quale città dobbiamo immaginarci per il futuro? Esiste una visione strategica che non si basi solo sulla narrazione del “quanto siamo bravi” e “quanto siamo belli” che di solito il sindaco fa propria in ogni circostanza pubblica e, soprattutto, nei suoi canali social?”. Sono gli interrogativi che si pone il consigliere comunale dei Cinque Stelle, Sergio Firrincieli, dopo l’approvazione del bilancio pluriennale 2025-2027 e dopo avere ascoltato l’intervento conclusivo, a chiosa del provvedimento che ha anticipato il voto, da parte del primo cittadino in cui, ancora una volta, si descrive Ragusa come la città delle meraviglie. “Come se noi dell’opposizione non facessimo parte di questa città e non la conoscessimo – afferma Firrincieli – ma, proprio per questo, ci soffermiamo sui numeri nudi e crudi e, al di là di tutte le prospettive positive di cui ci parla il primo cittadino, non dimentichiamo che il numero dei decessi supera quello delle nascite e quindi il saldo negativo è il sintomo di qualcosa che non va e che dovrebbe essere analizzato con maggiore dovizia di particolari.
Così come non dobbiamo dimenticare che, al di là della creazione di corsi di laurea, i nostri ragazzi, dopo avere raggiunto il traguardo, si trovano costretti comunque a migrare per cercare qualche buona opportunità di lavoro. Ci vorrebbero investimenti e non spese sic et simpliciter come accade con i fondi del Pnrr. Un investimento presuppone il fatto che se uno impiega un euro, lo fa per potere ottenere un ritorno dl almeno due-tre euro su fronti che possano favorire la crescita. E, purtroppo, questo, ancora, non accade. Stiamo consolidando il patrimonio immobiliare del Comune ma non esiste nessuna spinta, nessuna forza, nessuna attività culturale che ci permetta di guardare oltre”. “La rappresentazione plastica di quanto sto asserendo – afferma ancora Firrincieli – si può ritrovare in quanto accaduto in occasione della vicenda del Prg.
L’amministrazione era partita con una propria ipotesi concettuale che è stata, però, sacrificata sulla logica dei freddi numeri che ha portato, tra l’altro, alla riduzione del consumo di suolo, evenienza che ci trova, beninteso, assolutamente favorevole, stravolgendo, dunque, il piano iniziale per evitare che lo stesso finisse sotto gli strali del commissario. Quindi, non c’è stata alcuna difesa a prescindere della propria posizione progettuale. Ecco perché sorge spontaneo chiedersi dove andremo a finire, quale sarà l’idea forza di una città che ha bisogno di rilanciarsi, non solo sui social, ma anche e soprattutto sul piano concreto per assicurare risposte a una larga fascia della popolazione che oggi è alla ricerca di punti di riferimento sicuri sul piano socio-economico”. (da.di.)