Modica – “La lettera della città di Modica, nel suo contenuto, appare mirata a rassicurare e a preservare l’immagine del centro storico, enfatizzando il costante impegno delle istituzioni e delle forze dell’ordine nel garantire sicurezza e vivibilità. Tuttavia, pur riconoscendo il valore di tali dichiarazioni, non si può ignorare il malcontento sollevato dai commercianti e dalle associazioni di categoria, che evidenziano problematiche più strutturali e radicate”.
E’ quanto afferma il presidente sezionale Confcommercio Modica, Giorgio Moncada, a commento della presa di posizione del sindaco, Maria Monisteri, rispetto a quanto accaduto negli ultimi giorni in pieno centro storico cittadino.
“La lettera, nel suo intento di contrastare le narrazioni negative, non sembra però affrontare con la dovuta profondità le istanze di chi quotidianamente vive e lavora nel cuore della città – continua Moncada – Il richiamo a episodi isolati, per quanto legittimo, rischia di sottovalutare la percezione diffusa di insicurezza e di difficoltà economiche che meriterebbe un’attenzione più concreta e partecipativa. La vivibilità del centro storico, infatti, non può essere solo garantita dalle istituzioni o dalle forze dell’ordine – il cui operato è sempre encomiabile – ma necessita anche di un contesto di serena convivenza e fiducia reciproca, da costruire con interventi mirati e condivisi.
Ecco perché sottolineiamo che, per ricostruire il quieto vivere, è essenziale favorire un dialogo costante tra amministrazione, cittadini, commercianti e associazioni di categoria, creando un piano di rilancio condiviso che rispecchi le reali esigenze del territorio. La serenità del centro storico non deve essere solo una narrazione, ma una realtà tangibile che restituisca a Modica il suo ruolo di polo attrattivo, accogliente e vivace. Concludo con una riflessione: ogni comunità vive delle sue sfide, ma trova forza nella collaborazione e nel dialogo. Guardiamo al futuro con l’obiettivo comune di trasformare il centro storico in un luogo che sia sintesi di tradizione, innovazione e sicurezza, in cui ogni voce possa contribuire a un progetto di rinascita autentica e condivisa”.