Ragusa – Dopo ben 44 giorni di aperture pomeridiane, la mostra, inaugurata il 16 novembre scorso, alla presenza di centinaia di curiosi, di ammiratori, di ex allievi, di artisti e di appassionati, con la partecipazione della deputata Stefania Campo, promotrice dell’evento, del primo cittadino, dei rappresentanti del Libero consorzio comunale di Ragusa e della Camera di commercio del Sud Est Sicilia, chiude i battenti.
“Resta la sincera contentezza per aver dato nuovo lustro ad un grande maestro d’arte, ragusano di nascita e romano di adozione; per essere riusciti a rinnovare il fortissimo legame fra il Ferma e i tanti concittadini che l’hanno conosciuto in vita, a tal proposito, numerose le presenze di ex allievi e allieve; per aver attirato la dovuta attenzione da parte di tanti verso i due grandi affreschi che arricchiscono le pareti della Sala Borsa, opere realizzate dal maestro nei primi anni ’60; e, infine, per aver dato l’occasione a molti nostri concittadini di conoscere l’opera, eccezionalmente composita, di un pittore che in vita, fin da vincitore giovanissimo dei Littoriali del 1938, fece veramente di tutto per restare intimo, non mercantile, fedele principalmente a sé stesso, alle sue convinzioni politiche, libertarie e progressiste, e ai suoi travagliati umori esistenziali”, dicono i componenti del Tour Letterario ibleo, che hanno organizzato l’esposizione. “Il termine di questa mostra non segnerà un addio, ma sarà semplicemente un arrivederci – evidenziano – Altre opere degli anni ’70, fortemente, e duramente, introspettive, devono essere ancora mostrate alla nostra città. E, quindi, faremo in modo che si possa già pensare ad un seguito.
Con la ardimentosa speranza, oltretutto, di ritrovare l’imponente opera, ‘Vita nei campi’, di due metri per tre, vincitrice proprio dei Littoriali, scomparsa all’indomani dello svolgimento di quella fortunata edizione. Lunedì 6 gennaio, chiusa la mostra, un solo auspicio rimarrà da esprimere. Ovvero, che la Sala Borsa, venga maggiormente utilizzata per eventi artistici e culturali, riqualificata e adeguata alle nuove esigenze e tecniche espositive e, innanzitutto, valorizzata per il grande pregio, pittorico e storico, dei due affreschi del maestro Ferma. Ringraziamo infine le centinaia di visitatori che hanno condiviso con noi questo importante evento e che hanno voluto lasciare una propria riflessione sul libro delle presenze”. La mostra è ancora visitabile in questi pomeriggi, dalle ore 17.15 alle 20.00, fino a lunedì 6 gennaio.