Conflavoro Sicilia torna a ribadire l’importanza del Ponte sullo Stretto il cui progetto, stando a quanto dichiarato del vicepremier , Matteo Salvini, in una diretta sui social, dovrebbe vedere l’approvazione definitiva «nelle prime settimane dell’anno, fra gennaio e febbraio».
Il segretario regionale della Sicilia e vice presidente nazionale, Giuseppe Pullara, afferma: “La nostra associazione è favorevole alla costruzione del ponte, è una opportunità economica e occupazionale per la regione e per tutto il paese”.
Il centro studi di Conflavoro Sicilia, in collaborazione con quello nazionale, di recente ha elaborato delle stime più che positive. “Ogni anno- continua il dirigente dell’associazione delle piccole e medie imprese- lo Stretto è attraversato da 100 mila corse di traghetti; abbiamo 11 milioni di passeggeri, 2.8 milioni di veicoli leggeri e circa 1 milione e 800 mila di veicoli pesanti, oltre 60 mila carri ferroviari e 6.3 tonnellate di merci. Non solo, a causa degli scarsi o inesistenti collegamenti, risulta che la Sicilia perda in media ogni anno circa 6 miliardi e mezzo di euro, corrispondente al 7,4% del PIL regionale. Inoltre, dai dati di Conflavoro emerge che i collegamenti siano attualmente fra i più costosi rispetto al resto d’Italia”.
Carenze nei collegamenti che si ripercuotono negativamente in settori che potrebbero e dovrebbero essere fonte primaria di sviluppo economico per la Sicilia, in primis il turismo. “Noi possediamo – dice Giuseppe Pullara- il 26% dei beni culturali dell’Italia: considerando che il nostro Paese detiene circa il 75% del mondo, è facile capire come la Sicilia dovrebbe posizionarsi ai primi posti per quanto riguarda le classifiche del turismo ma le carenze nei collegamenti vanificano il nostro patrimonio storico-culturale. Va da sé che il Ponte, da solo- conclude – non basterà perché occorrerebbe parallelamente costruire o rinnovare i collegamenti interni. Siamo ottimisti e crediamo che il Ponte possa fare da traino alle nuove infrastrutture”.