Donnalucata, Scicli – Si è tenuta ieri a Donnalucata la commemorazione del 31° anniversario dell’eccidio degli Appuntati dei Carabinieri Vincenzo Garofalo e Antonino Fava, vittime di un vile agguato mafioso avvenuto il 18 gennaio 1994 sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria (A3), all’altezza dello svincolo per Scilla.
La Tragica Notte del 18 Gennaio 1994
La sera del 18 gennaio 1994, gli Appuntati Fava e Garofalo, durante un servizio di controllo del territorio, avevano segnalato alla Centrale Operativa la presenza di un’autovettura sospetta. Mentre procedevano al controllo, furono improvvisamente colpiti da raffiche di mitra che non lasciarono loro scampo, nonostante la pronta reazione. Questo tragico evento seguiva di un solo mese un altro attentato, sempre con armi da fuoco, ai danni di due colleghi dei Carabinieri nella periferia di Reggio Calabria, fortunatamente sopravvissuti. Le successive indagini permisero di identificare e arrestare gli autori dell’agguato e di collegare l’arma utilizzata anche ad altri attentati, tra cui uno del 18 febbraio successivo nei pressi di Reggio Calabria, in cui altri due militari rimasero gravemente feriti.
La cerimonia di commemorazione, organizzata dall’Amministrazione Comunale di Scicli, che onora la memoria dell’Appuntato Vincenzo Garofalo, originario del luogo, e dal Comando Provinciale Carabinieri di Ragusa, si è svolta alla presenza di autorità civili e militari della provincia, di una rappresentanza dell’Associazione Nazionale Carabinieri, di militari dell’Arma e di una scolaresca dell’Istituto Elio Vittorini. Il Sindaco di Scicli, Mario Marino, e il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Ragusa, Col. Carmine Rosciano, hanno deposto una corona d’alloro al monumento dedicato alle due vittime, situato nella piazza intitolata all’App. Vincenzo Garofalo e inaugurato un anno dopo il tragico evento. La corona è stata benedetta dal Capo Servizio Assistenza Spirituale della Legione Carabinieri “Sicilia”, Don Rosario Scibilia.
Il Ricordo e il Valore del Sacrificio
Dopo un momento di raccoglimento, il Sindaco e il Comandante Provinciale hanno ricordato la figura dell’App. Vincenzo Garofalo, sottolineando, soprattutto ai giovani studenti presenti, il valore del suo sacrificio per la difesa della libertà e della democrazia, al pari di tutti i Caduti nell’adempimento del dovere, che hanno pagato con la vita la lotta contro la mafia e ogni forma di illegalità.
La Medaglia d’Oro al Valor Militare
Durante la cerimonia è stata data lettura della motivazione del conferimento della Medaglia d’Oro al Valor Militare “alla Memoria” all’Appuntato Vincenzo Garofalo da parte del Presidente della Repubblica: «Conduttore di autoradio di Nucleo Radiomobile in area ad elevata densità mafiosa, nel corso di predisposto servizio di controllo del territorio, intimava in movimento l’alt ad autovettura sospetta. Fatto segno a reiterata azione di fuoco da parte dei malviventi che non arrestavano la marcia, li affrontava con insigne coraggio e grande determinazione replicando con l’arma in dotazione finché, colpito in più parti del corpo, si accasciava esanime. Le successive indagini consentivano di arrestare gli autori, identificati in cinque pericolosi pregiudicati appartenenti ad agguerrita organizzazione criminosa, e di recuperare le armi e l’autovettura di illecita provenienza utilizzate dai malfattori. Fulgido esempio di elette virtù militari e di altissimo senso del dovere spinto fino all’estremo sacrificio».
Omaggio floreale al cimitero. Al termine della cerimonia, il Comandante Provinciale dei Carabinieri e il Sindaco, insieme ai familiari, si sono recati al cimitero di Scicli per deporre un omaggio floreale sulla tomba dell’Appuntato Vincenzo Garofalo.