Modica – Modicano, 44 anni da poche settimane, sposato con la signora Antonella, capacità di parlare fluentemente inglese, francese, spagnolo, arabo e elementi di olandese, con una passione per lo studio delle relazioni internazionali e in particolare verso il mondo musulmano e l’Islam politico, con hobby la letteratura, Danilo Giurdanella, da qualche giorno, è il Vicecapo della segreteria dell’onorevole Maria Tripodi, sottosegretario agli Affari esteri e della Cooperazione internazionale del governo di Giorgia Meloni. Dopo essere stato in zone lontane del Mondo a gestire situazioni importanti e delicati equilibri internazionali, Giurdanella è dal primo di gennaio alla Farnesina, sede del Ministero degli Esteri. Il suo, è un ruolo chiave ottenuto grazie “all’eccellente gestione dei dossier diplomatici” e alla sua “capacità di affrontare crisi internazionali”, come recita la motivazione che ha portato ad esserlo figura di riferimento per l’attività del sottosegretario di Stato. Una promozione nella scala delle responsabilità e del servizio al Paese che è anche attestato all’eccellenza di un diplomatico che si è affermato con abnegazione e risultati. Alla Farnesina, il 44enne modicano è Responsabile del Coordinamento delle attività istituzionali e di supporto tecnico-politico ed è al vertice della Gestione delle relazioni esterne, dirigendo anche i canali di Supervisione delle emergenze e delle crisi internazionali. Ruoli delicati affidati in virtù di un’esperienza maturata in regioni delicate del Mondo. Come la più recente, conclusa da qualche settimana, da Console del nostro paese a Karachi, in Pakistan, dove per tre anni ha gestito relazioni bilaterali politiche, economiche, culturali e sociali in un contesto geopolitico complesso e delicatissimo.
Laureato in Giurisprudenza con il massimo dei voti in Italia e Belgio, è a Bruxelles, in Commissione Europea, che matura la prima esperienza interazionale. Il 2014 è l’anno in cui vince il concorso per Diplomatici e inizia a lavorare al Ministero degli Affari Esteri, con incarichi alla Direzione Generale per gli Affari Politici e ai Diritti Umani. In poco più di un anno è parte attiva nelle procedure che coinvolgono grandi multinazionali italiane, europee e americane gestendo in prima persona il delicato settore della concorrenza. Dopo l’intensa esperienza al ministero degli Affari Esteri -Direzione Generale per gli Affari Politici- nel 2015, arriva il prestigioso incarico come responsabile cerimoniale per EXPO Milano e l’anno dopo il primo momento fuori dai confine, nella capitale del Camerun, Youndè dove è Viceambasciatore. Il 44enne diplomatico modicano ha maturato quell’esperienza nella promozione e tutela dei Diritti Umani a livello bilaterale e nel contesto del sistema delle Nazioni Unite e del Consiglio d’Europa che può metterla al servizio delle relazioni dell’ambasciata italiana del paese africano. In una zona del mondo ricca di tensioni, tesse e registra importanti risultati nello sviluppo di azioni sociali a favore delle fasce più deboli della popolazione (esperienza che ripete con successo anche in Pakistan) e, grazie anche all’accreditamento secondario in Ciad, Guinea Equatoriale e Repubblica Centrafricana, è protagonista dell’attività diplomatica italiana nell’Africa sub-sahariana negli anni in cui avviene anche la prima visita ufficiale di un Presidente del Consiglio in Ciad. Ma ci sono anche l’organizzazione del Forum economico Italia-Camerun e il rilancio della Cooperazione dello sviluppo in Repubblica Centrafricana e nel bacino del Lago Ciad.
Fondamentale è poi il suo lavoro nella mediazione fra i paesi coinvolti nel conflitto che tormenta la Repubblica Centrafricana, fra i paesi più poveri del mondo. Esaurita l’esperienza in Camerun, quattro anni fa comincia quella in Pakistan, il primo stato islamico e l’unico a detenere armi nucleari. Karachi è la città dove ha vissuto sino a qualche mese fa. Una megalopoli di 30 milioni di abitanti che ospita la Banca Centrale del Pakistan, la borsa valori e i maggiori gruppi industriali e finanziari del Paese. Sono anni di importanti eventi internazionali in quelle aree: nel 2021 il ritiro delle truppe NATO, la caduta di Kabul e l’arrivo dei talebani al potere in Afganistan. Nel 2022, la sfiducia al Primo Ministro del Pakistan e il potere che va ad una coalizione fra la Lega Musulmana e il Partito Popolare di Benazir Bhutto, la prima donna Capo di Governo di un paese islamico assassinata nel 2007. Il Console Giurdanella, in questa fase delicata, riesce comunque a promuovere rapporti bilaterali fra Italia e Pakistan di carattere politico, economico, culturale e sociale, prestando attenzione alle imprese del nostro Paese ma mantenendo l’occhio di riguardo alle fasce meno abbienti della popolazione pakistana. L’ incremento dell’interscambio commerciale va di pari passo alle azioni di sostegno al dialogo interculturale e interreligioso, passando per una continua ed efficace gestione che il console mette in opera durante gli eventi di rilievo internazionale, non certo neutri nello scacchiere internazionale e nei suoi equilibri.
Danilo Giurdanella è figura di grande respiro internazionale che è figlio di questa terra e di questo lembo di Sicilia. In Farnesina, un altro grandino di una scalata nella carriera diplomatica spinta da grandi capacità di relazioni internazionali e da una profonda conoscenza di aree mondiali dove forti sono le tensioni politiche ma dove, comunque, per l’Italia e le sue aziende possono aprirsi orizzonti importanti di sviluppo. Ed è chiaro che una ‘professionalità’ e capacità come quelle mostrate da Giurdanella in questi anni, non sono passate inosservate al punto da ricevere un incarico tanto prestigioso quanto delicato in Farnesina. Buon lavoro!