Modica – La sede comunale della Cna di Modica, in corso Umberto I al civico 460, ospiterà lunedì 3 febbraio alle 18,30 un incontro con tutti gli operatori economici del centro storico di Modica bassa e di Modica Alta. Sarà presente il sindaco di Modica, Maria Monisteri. La Cna sarà rappresentata dal presidente territoriale Cna Ragusa Giuseppe Santocono e dal segretario territoriale Carmelo Caccamo. “Discuteremo del disagio – affermano Santocono e Caccamo – che stanno attraversando numerose aziende a causa della desertificazione del centro storico. Molte quelle già andate via. Se aggiungiamo a questo i fenomeni di microcriminalità che abbiamo denunciato al nuovo questore di Ragusa qualche giorno fa, il caro affitti e la contrazione turistica, diventa veramente difficile lavorare. Ecco perché abbiamo invitato tutti ad essere presenti per affrontare nella maniera più unitaria possibile la delicata questione”.
Nei giorni scorsi la questione era già stata sollevata dall’associazione di categoria che aveva rappresentato le posizioni di alcuni associati “Ci stiamo accorgendo tutti – avevano sottolineato Federica Muriana, presidente di Cna ristorazione, e la famiglia Iacono, che ha gestito per anni un noto bar in corso Umberto – di quanto stia accadendo nella nostra realtà, nei nostri esercizi ricettivi e commerciali. Il centro storico è cambiato in maniera drastica nell’ultimo anno e, soprattutto, è cambiato il modo di approcciarsi a chi viene a trovarci. I quali, per dirla tutta, visto che le tipologie merceologiche sono diventate molto limitate, devono accontentarsi di fare shopping solo con ciò, come dire, che passa il convento, esponendoci, di fatto, a delle occasioni perdute che, invece, potrebbero aiutare a fare compiere quel salto di qualità che tutti auspichiamo possa attuarsi seguendo alcune specifiche linee operative. Non dimentichiamo, ovviamente, quello che sta accadendo sul piano dei vandalismi e dei fenomeni predatori.
Ma riteniamo siano situazioni di passaggio che dovrebbero cessare nel momento in cui il centro storico tornerà a rifiorire per come lo si immagina. E, però, risulta essere indispensabile un’azione di programmazione e pianificazione, perché senza progettare non può nascere alcunché. Occorre ripensare il futuro di questa parte della città, occorre, ad esempio, trovare delle soluzioni per calmierare gli affitti, occorre coinvolgere sempre più giovani imprenditori a investire in questa parte di Modica che, al contrario della Sorda e del polo commerciale, non è più appetibile come un tempo”.