Vittoria – “Non bisogna essere chissà quali esperti per comprendere che le situazioni di disagio, nella nostra città, continuano a crescere. Giorno dopo giorno. I problemi di un’economia condizionata da molteplici fattori, le ripercussioni del post pandemia e la mancanza di una visione chiara per il futuro di Vittoria si riflettono, purtroppo, sulle condizioni di numerosi nuclei familiari che non solo non riescono ad arrivare alla fine del mese, ma continuano a indebitarsi sempre di più, generando una pericolosa spirale che può creare squilibri molto pericolosi. E Vittoria, da questo punto di vista, forse ha generato, da sempre, situazioni più problematiche rispetto ai centri vicini”. E’ il senso della denuncia che arriva dal consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Giuseppe Scuderi, sinceramente preoccupato per la recrudescenza del fenomeno legato alle nuove povertà. “Le sacche di disagio – spiega ancora Scuderi – si sono ampliate sempre più a dismisura. Nei mesi scorsi ha tenuto banco la vicenda dei cosiddetti “invisibili” che pernottavano in luoghi di fortuna e le cui condizioni di povertà erano davvero preoccupanti.
Riteniamo opportuno che l’amministrazione comunale prenda atto di questo complesso stato di cose e intervenga di conseguenza. Sarebbe utile che, così come è stato istituito un comitato di crisi sul fronte della sicurezza, lo stesso si faccia anche per quanto concerne le nuove povertà visto e considerato che l’azione dell’assessorato ai Servizi sociali è assolutamente insufficiente a fronteggiare tutte le problematiche insorte e, soprattutto, quelle che nasceranno da qui a breve tempo. E’ indispensabile che il Comune di Vittoria possa essere più presente in città in ordine alla piaga di chi ha bisogno di sostentamento e lo faccia anche cercando di attuare delle politiche di crescita del territorio che possano garantire qualche posto di lavoro. Il momento delle proteste, in tale ambito, è ormai desueto. Non ha senso. Piuttosto, occorre creare le condizioni per favorire una crescita comune e, in questo senso, come rappresentanti politici e delle istituzioni, seppur di minoranza, siamo pronti a fare anche noi la nostra parte”.