I giorni 29, 30 e 31 gennaio sono tradizionalmente considerati i più freddi dell’anno e sono conosciuti come i “Giorni della Merla”. Ma quali sono le origini di questa tradizione e quali leggende e curiosità si celano dietro questi giorni?
I giorni della Merla: origini e significato
L’espressione “Giorni della Merla” si riferisce agli ultimi tre giorni di gennaio, un periodo tradizionalmente associato al culmine dell’inverno. Anche se le rilevazioni meteorologiche moderne mettono in discussione questa credenza, la tradizione rimane radicata nella cultura popolare.
La Leggenda della Merla Bianca
Una delle leggende più conosciute narra di una merla bianca che, durante un rigido inverno, cercava cibo per sé e i suoi pulcini. Dopo giorni di tempesta, la merla trovò rifugio in un comignolo, uscendo tre giorni dopo con le piume completamente nere a causa della fuliggine. Da quel momento, tutte le merle femmine divennero grigie, mentre i maschi mantennero il loro caratteristico piumaggio nero.
I giorni della merla: altre leggende e tradizioni
Esistono numerose varianti della leggenda della merla, spesso legate a tradizioni locali e credenze popolari. Alcune leggende narrano di merli che si rifugiano in comignoli per sfuggire al freddo, mentre altre raccontano di storie d’amore e di sacrifici.
I giorni della merla: proverbi e curiosità
I “Giorni della Merla” sono anche legati a diversi proverbi popolari, spesso utilizzati per fare previsioni sulla primavera. Uno dei proverbi più diffusi recita: “Se i giorni della merla sono freddi, la primavera sarà mite; se invece sono caldi, la primavera arriverà in ritardo”.