Ragusa – “Due passaggi del sindaco destano non poche perplessità e legittimano a dedurre che, ormai, abbia perso il contatto con la realtà della città che amministra e non si renda conto delle reali esigenze, a meno di tre anni dalla fine del mandato, considerando l’ultimo semestre e gli impegni di carattere elettorale che già lo distolgono dalle incombenze principali. Se, come si vocifera, prendesse in considerazione l’ipotesi di una candidatura alle Regionali, i tempi di fine mandato si accorceranno notevolmente e, in pratica, dopo due mandati del sindaco Cassì, Ragusa potrebbe archiviare ben poco in termini di crescita e di sviluppo, fatti anche di infrastrutture e importanti opere pubbliche.
Si pensa a proporre la candidatura, peraltro non quella principale già assegnata, della città a capitale europea dello Sport, si vive in un mondo quasi fatato”. Così il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Ragusa, Luca Poidomani, che interviene anche a proposito del Piano di spesa 2023 per la Legge su Ibla da cui, a detta dello stesso primo cittadino, viene fuori che un apposito capitolo da circa 500.000 €, non meglio identificato nel Piano di spesa in questione, sarà dedicato a sostenere gli interventi di ristrutturazione edilizia, esterni ed interni, a scopo abitativo.
“Potrebbe essere di ausilio per sostenere il ritorno della residenzialità in centro – aggiunge Poidomani – ma apprendiamo che si deve ancora lavorare a regolamenti per disciplinare l’erogazione dei contributi e indire i relativi bandi. In pratica, a voler essere ottimisti, almeno un anno per avviare l’iniziativa con risultati concreti in termini di residenzialità su tempi lunghi, un problema esistente da sempre e ignorato nei primi sette anni di sindacatura.
Ma il problema che sembra del tutto sfuggito di mano al primo cittadino è quello del parcheggio interrato pluripiano di Ragusa Ibla. Era il febbraio del 2022 quando l’attuale sindaco, con un comunicato stampa, informava la città dicendo che “il rimpallo normativo che ha comportato di fatto un ritardo di anni nell’iter autorizzativo del parcheggio multipiano interrato di via Peschiera a Ragusa Ibla sembra finalmente terminato. Sulla base delle nuove disposizioni di legge – dichiarava il sindaco – il consiglio comunale ha potuto approvare il progetto in variante al Prg, avvicinandoci significativamente all’obiettivo finale.
La Regione è chiamata ad approvarlo entro 90 giorni, scaduti i quali, anche in assenza del parere regionale, il consiglio comunale potrà dare esecutività alla delibera approvata dichiarando l’interesse pubblico dell’opera. Comincerà poi la procedura di project financing per individuare il concessionario che realizzerà e gestirà il parcheggio. Un iter finalmente sbloccato ma ancora non certamente concluso”.
Così il primo cittadino. Mentre, però, a due anni di distanza sembra si navighi ancora nel buio. In un atto dirigenziale del 4 luglio 2022, e nei relativi allegati, c’era un po’ la cronistoria di questa lunga vicenda: il piano particolareggiato dei centri storici approvato in data 23 novembre 2012 prevedeva nell’elaborato 37, con gli interventi specifici 3, 5 e 78, la realizzazione di un parcheggio interrato multipiano nella discesa Peschiera. E’ del mese di ottobre del 2016 la presentazione di una proposta progettuale di finanza, da parte di una società interessata alla realizzazione del parcheggio, ai sensi delle normative vigenti in materia di project financing, acquisita al protocollo in data 10 ottobre 2016. Nel mese di gennaio del 2018 la Soprintendenza rilascia il nulla osta archeologico e successivamente il parere favorevole al progetto di fattibilità, con una validità di cinque anni. Con delibera di giunta n.83 dell’8 marzo del 2018, viene preso atto della proposta, dei pareri favorevoli rilasciati e si demanda al dirigente preposto la predisposizione degli atti necessari ad andare avanti”.
“In data 4 maggio 2021, circa 3 anni dopo – sottolinea ancora Poidomani – il Comune di Ragusa avviava la procedura Vas (valutazione ambientale strategica). Con nota del 13 settembre 2021 il dipartimento urbanistica della Regione ha chiesto al Comune di Ragusa l’adozione di una delibera di consiglio per la reiterazione del vincolo di area destinata a parcheggio interrato così come previsto dal piano particolareggiato. A tutto questo, evidentemente, non c’è stato un seguito e le colpe sono da addebitare tutte a questa amministrazione.
Non si può essere nemmeno certi, perché non ci sono dichiarazioni ufficiali in merito, che i proponenti del project financing siano ancora intenzionati all’opera: avevano esternato perplessità, in un recente passato circa la sostenibilità economica del progetto, oggi non sappiamo se al costo originario del progetto, 5/6 milioni di euro, aggiungendo i 4 milioni e 600.000 euro di Provincia e Comune, ci possa essere una integrazione dei proponenti per arrivare ai 14.500.000 di costo totale, venuto fuori nel corso dell’ultima seduta del consiglio comunale, oppure si possa lasciar perdere.
D’altro canto, l’amministrazione concedente, nell’allogare rischi sul privato, non può omettere di valutare che, ciò che il privato classifica normalmente come iniziativa imprenditoriale, per la stessa amministrazione è servizio pubblico. Pertanto, la stessa amministrazione non si può permettere un insuccesso del privato perché ciò coinciderebbe con un malfunzionamento del servizio pubblico reso ai cittadini. Quando erano venute fuori le prime difficoltà di carattere finanziario, il sindaco aveva garantito: “Il parcheggio s’ha da fare”, con i fondi della Legge su Ibla, con un mutuo o con altri fondi della programmazione regionale o nazionale.
Oggi, sembra si navighi a vista, nemmeno si citano dei tempi, dopo che da anni si parla di iter pronto per essere avviato, il che ci autorizza a pensare che la situazione sia veramente sfuggita di mano e si cerchino novità per il salvataggio da quello che potrebbe essere il de profundis delle amministrazioni Cassì”.