Ragusa – La recente proposta di alcuni consiglieri comunali di Ragusa di riapertura della via Roma al transito veicolare, ha suscitato una ferma reazione contraria da parte del circolo Il carrubo di Legambiente Ragusa. Queste le obiezioni mosse dalla storica associazione ambientalista in una nota stampa.
Più isole pedonali e meno auto
Esattamente 20 anni fa a Ragusa, promossa da Legambiente, si svolgeva la prima giornata della “Domenica senz’auto” e si raccoglievano più di 3.000 firme per la chiusura al traffico di via Roma con l’istituzione dell’isola pedonale, riscontrando adesioni anche da parte di commercianti del centro storico. Oggi, raggiunto questo obiettivo minimale, anche con importanti investimenti, invece di allargare l’area interdetta alle auto al quadrilatero tra via M. Leggio, corso Italia, via M. Rapisardi e via S.Anna, si propone di tornare indietro. Come se qualche auto che transitasse in via Roma fosse in grado di rivitalizzare il centro storico e riaprire i negozi e aumentare le vendite dei pochi rimasti. E’ vero tutto il contrario, sono le aree pedonali a contribuire a far tornare le persone al centro, a creare occasioni di incontro e di conseguenza anche acquisti.
Chi oggi vuole tornare indietro e abolire l’isola pedonale anni fa plaudiva alla nascita dei centri commerciali, i veri killer della piccola distribuzione, mentre alcuni sindaci svuotavano il centro storico di abitanti con la creazione di varianti di PEEP in zona agricola su indicazione di imprese e cooperative edilizie. Se si vuole rivitalizzare il centro storico occorre riportarci gli abitanti costretti ad andare ad abitare in costruzioni anonime in periferia. I negozi ritorneranno se ci sarà una domanda da parte dei nuovi residenti e dando funzioni al centro: creando servizi per gli abitanti, ridando funzioni ai vuoti esistenti.
Il complesso della Badia, Il cinema La Licata, Il fungo di piazza Libertà, l’ex albergo San Giovanni con annessi i locali dell’ex liceo scientifico sul Ponte Vecchio sono solo alcuni degli edifici che vanno riqualificati e restituiti alla città. Il ritorno all’apertura di via Roma al traffico è non solo anacronistico, ma anche impossibile dal punto di vista urbanistico. Va contro le politiche di riduzioni delle emissioni atmosferiche in un’epoca in cui il vero pericolo incombente è il cambiamento climatico e in controtendenza alla stragrande maggioranza di città capoluogo e comuni più piccoli che puntano sempre di più a ridurre l’invadenza delle auto nei centri storici”.
Per onor di cronaca ricordiamo che la proposta di riaprire al passaggio delle auto il cosiddetto ‘salotto buono di via Roma’ era stata lanciata qualche settimana fa dai consiglieri Gaetano Mauro, Rossana Caruso, Federico Bennardo e Sebastiano Zagami, il primo da inizio consiliatura sui banchi dell’opposizione, mentre gli altri tre lo hanno raggiunto da qualche mese dopo la fuoriuscita dalle rispettive liste di maggioranza. A motivare la loro proposta, la convinta considerazione che il ritorno del traffico veicolare nella arteria viaria principale del centro città possa essere uno stimolo per la rivitalizzazione dello stesso. (da.di.)