Ragusa – Le vicende che in questi giorni occupano la cronaca politica provinciale e la dura contrapposizione che secondo i protagonisti avrà anche pesanti risvolti giudiziari, sono stati oggetto di un confronto tra noi Sindaci della Provincia. Abbiamo appreso nei giorni scorsi di un concorso per dirigente amministrativo bandito alla fine di dicembre dal Libero Consorzio Comunale, poi sospeso anche a seguito di un ordine del giorno approvato dalla Assemblea Regionale che impegnava in tal senso il Presidente della Regione, ed oggi revocato dalla Commissaria Straordinaria dell’Ente dott.ssa Patrizia Valenti a seguito della rinuncia dell’unico candidato ammesso, il Direttore Generale in carica avv. Nitto Rosso.
La indizione di un concorso per dirigente (pur previsto nel Piano Integrato di Attività e Organizzazione approvato dai Comuni) a poche settimane dalla elezione al vertice dell’Ente di area vasta di un organo politico dopo oltre un decennio di gestione commissariale, appare poco opportuno, a prescindere dalla legittimità dell’iter e dal valore del candidato.
Condividiamo pertanto l’o.d.g. approvato dall’A.R.S. che impegna il Presidente a sospendere tutte le procedure concorsuali in essere.
Il violento scambio di accuse che ha preceduto la revoca del bando ha portato inoltre alla luce scenari opachi, certamente meritevoli di approfondimento nelle sedi giudiziarie competenti, di possibili interferenze indebite nella selezione di figure apicali al vertice delle Amministrazioni pubbliche. È necessario accertare se è in atto un tentativo di condizionare anche le scelte delle Amministrazioni comunali, in particolare con riferimento alla gestione delle società partecipate dai Comuni che si occupano della regolamentazione del servizio rifiuti e del sistema idrico integrato.
Noi sindaci di Ragusa, Vittoria, Modica, Scicli, Comiso, Pozzallo, Santa Croce, Chiaramonte Gulfi, Acate, Giarratana e Monterosso, nel condividere le superiori considerazioni, ribadiamo l’intenzione di avvalerci, quali amministratori legittimati dal suffragio popolare ricevuto, delle nostre prerogative di indirizzo, di garanzia e di controllo di tutto quanto accade nei territori di rispettiva pertinenza.