La Commissione Affari Costituzionali del Senato ha approvato un emendamento riformulato al decreto Milleproroghe che riapre la Rottamazione Quater esclusivamente per i contribuenti che, a causa di mancato o ritardato pagamento di una rata, sono decaduti dal beneficio.
La riapertura della Rottamazione Quater è rivolta a coloro che avevano aderito alla definizione agevolata delle cartelle esattoriali ma non sono riusciti a mantenere la regolarità dei pagamenti. Questi contribuenti potranno essere riammessi al beneficio inviando la dichiarazione entro il 30 aprile 2025.
Esclusa la proroga del concordato biennale
L’emendamento approvato non include la proroga del concordato biennale, che era stata inizialmente prevista ma è stata poi esclusa dall’accordo raggiunto in commissione.
Numeri e impatto della Rottamazione Quater
Domande di adesione: Circa 3,8 milioni
Contribuenti coinvolti: 3 milioni
Importo complessivo: 100 miliardi (sanzioni e interessi inclusi)
Tasso di adempimento: Inferiore al 50%
Incasso negli ultimi due anni: Circa 11 miliardi di euro
Incassi nel Dettaglio
2023: 6,8 miliardi di euro (di cui 6,5 miliardi relativi a rate scadute nello stesso anno e 0,3 miliardi relativi a scadenze successive)
2024 (fino al 30 novembre): Circa 4,6 miliardi di euro
Tentativi Precedenti di Ampliare la Rottamazione
Nei giorni scorsi, la Lega aveva proposto una nuova rottamazione per consentire ai contribuenti inadempienti di regolarizzare la propria posizione in dieci anni, pagando solo l’importo dovuto (senza sanzioni, interessi e aggio). Tuttavia, questa proposta era stata respinta dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato in quanto considerata “inammissibile”.
Le coperture finanziarie necessarie per tali misure restano un nodo cruciale. La “pace fiscale” ipotizzata dalla Lega potrebbe costare dai 2 ai 5 miliardi di euro, mentre il taglio dell’Irpef sostenuto da Fi costerebbe 2,5 miliardi (per redditi fino a 50.000 euro) o 4 miliardi (per redditi fino a 60.000 euro).