Modica – “Sono basito e preoccupato dopo l’ultima conferenza stampa della sindaca Monisteri e le sue ultime dichiarazioni. Dopo il famoso consiglio comunale del 30 gennaio che ha sancito il fallimento del nostro comune, mi sarei aspettato molto, molto altro dalla sindaca e dai dodici consiglieri Abbatiani. Ed invece la sindaca in questi giorni si è limitata a comunicare solo i nomi e le deleghe dei nuovi Assessori comunali e a dire che prende le distanze dalla nuova Democrazia Cristiana provinciale. Così ci si vuole prendere cura della città?”
E’ quanto afferma l’ex consigliere comunale ed ex assessore Tato Cavallino intervenendo sul terremoto politico a Modica registrato in queste settimane dopo il dissesto del Comune. Ecco di seguito la nota di Cavallino.
“Quali azioni politiche amministrative intende mettere in atto? Come vuole affrontare le indiscusse ripercussioni che si verificheranno a causa del dissesto, come la mancanza di alcuni servizi, il mancato o parziale pagamento ai creditori del comune, artigiani, imprese, quale futuro per i lavoratori diretti ed indiretti del nostro comune, delle cooperative sociali?
Cosa fare per interrompere la desertificazione del centro storico, per fare sentire più sicuri i cittadini modicani ed ancora, come intende intervenire per la manutenzione delle strade che stanno creando grande pericolo per i ciclomotori e gli automobilisti ed ancora non una parola sul mancato completamento del polo commerciale.
Inoltre mi sarei aspettato che comunicasse alla città l’azzeramento delle indennità economiche sue e di tutti gli Assessori, come fatto nel 2013 dalla giunta Buscema, di cui mi onoro di aver fatto parte, a seguito dell’approvazione del piano di equilibrio.
Non una parola sulle assurde situazioni che i cittadini modicani sono costretti a vivere a causa della società Creset e di iblea acqua, a seguito dell’invio di “bollette pazze”, seguite da servizi non idonei e a limite della sopportazione, di cui avrò modo di parlare in altra occasione.
Infine la ciliegina sulla torta è stata la mancanza della nomina dell’assessore al bilancio, la più importante e necessaria in questa grave situazione finanziaria, soprattutto avendo dimostrato la sindaca di non capirne proprio di bilancio comunale, altrimenti avrebbe capito già negli anni passati, avendo approvato tutti i bilanci dell’amministrazione Abbate, come stavano le casse comunali, o forse sapeva e mentiva di non sapere.
Ed ancora voglio esprimere la grande delusione e anche un po’ di rabbia per le dichiarazioni dei “12 consiglieri fedeli ad Abbate”, rabbia perché dalle loro dichiarazioni si evince ancora una volta che vogliono prendere in giro i modicani con le loro dichiarazioni, capisco che molti di loro per 12 anni ci sono riusciti ma a tutto c’è un limite.
Parlano di tradimento della sindaca, loro! Che hanno tradito la fiducia dei cittadini votando l’impossibile in consiglio comunale, ultimo in ordine di tempo il bilancio consuntivo del 2021, guidati da tornaconti personali o del loro capo/ex sindaco.
Si sentono traditi? Bene anziché urlare il tradimento tramite comunicati stampa, gli sarebbe bastato, potrebbero ancora farlo ovviamente, fare una semplicissima e coerente mozione di sfiducia alla sindaca e poi al primo consiglio comunale utile votarla, i voti dei “12 fedeli” più quelli dei tre consiglieri di opposizione, che sono certo non mancherebbero, infatti non credo al chiacchiericcio che allude ad un inciucio del PD con la sindaca, e giustizia sarebbe fatta, la “sindaca traditrice” e la sua giunta a casa! E parola ai cittadini modicani liberi.
Però così anche i “12 consiglieri comunali fedeli” perderebbero il tanto agognato posto in consiglio comunale e questo sarebbe un problema per loro, quindi meglio urlare che agire coerentemente. Quindi, sapendo già che i “12 fedeli” non avranno il coraggio di portare in consiglio la mozione di sfiducia, spero che la sindaca abbia uno scatto di dignità politica e faccia l’unica cosa veramente utile per la città ed i cittadini modicani, dimettersi”.