Modica – “Un indizio non fa una prova, ma due indizi spesso si avvicinano ad una certezza. Se il voto assonante in consiglio tra il gruppo che sostiene la Sindaca Monisteri ed il PD ieri sera poteva essere derubricato, dai più ottimisti, a mera dialettica consiliare, letto stamattina, alla luce del comunicato nel quale la stessa Sindaca ringrazia proprio il Pd, ignorando la sua maggioranza, per averle dimostrato il suo fallimento nella vicenda Creset, ha il chiaro sapore di un accordo oramai siglato”. E’ quanto si legge in una nota stampa diffusa oggi dai 12 consiglieri di maggioranza del Comune di Modica: Piero Covato, Rita Floridia, Alessio Ruffino, Giovanni Alecci, Massimo Caruso, Lorenzo Giannone, Miriam Franzò, Leandro Giurdanella, Elena Frasca, Daniele Scapellato, Giammarco Covato, Paolo Nigro. Ecco di seguito la nota completa a firma dei dodici consiglieri di maggioranza.
“Una accordo suggellato ieri in consiglio comunale dall’accettazione silente da parte dei consiglieri di sinistra delle informazioni, quelle si fuorvianti e prive di qualsiasi spessore politico, rese dal Sindaco sul percorso d formazione della nuova Giunta; non si ricorda a memoria d’uomo un’opposizione silente di fronte ad una così grave crisi politica dell’amministrazione e della maggioranza; non si ricordano a memoria d’uomo soggetti politici che fino a pochi mesi fa si scambiavano strali dai palchi sulla pubblica piazza, oggi compattarsi esclusivamente per l’odio viscerale, e personale, nei confronti di chi, il progetto politico originario della sindaca Monisteri lo ha immaginato, costruito e accreditato con il suo ampio consenso.
Solo gli stupidi non cambiano idea, ma solo San Paolo fu folgorato sulla strada di Damasco; evidentemente sarà la stessa strada percorsa dalla Sindaca, che, dimenticando la sua storia politica, nata e sviluppata al fianco di Abbate, ed in alternativa ai suoi nuovi alleati ed alla sinistra, è rimasta talmente affascinata dalle sirene che arrivano dai soliti noti, da decidere di venire meno all’impegno con gli elettori, cancellare dal panorama istituzionale i consiglieri più eletti, divenuti assessori, e dunque dimessisi a seguito di apposita richiesta dello stesso sindaco, e venire meno a quel principio di lealtà verso i cittadini ed il progetto politico che dovrebbe essere la bussola di ogni buon amministratore.
Né ci commuove questa continua autocelebrazione che la sindaca fa di sé stessa: laddove troppo spesso si ripete “io” manca quel “noi” che, in nome e per conto della città qualifica l’azione di ogni amministrazione.
Ed allora buon lavoro alla nuova giunta, primo esperimento a Modica di accordo politico tra Pd e parte del centro destra; attendiamo la dichiarazione formale dell’accordo, e la presa d’atto che il progetto politico originario è stato cancellato per esclusiva volontà della Sindaca.
Una scelta che non condividiamo e che dovrebbe avere, coerentemente, un unico sbocco possibile: le dimissioni dell’amministrazione, l’ufficializzazione della nuova alleanza e la elezioni per consentire alla città di esprimere, con l’unico metodo democraticamente possibile, il voto, il proprio parere sul più clamoroso inciucio della storia.
Sarebbe però bene che la Sindaca ricordasse la storia: dopo le Idi di Marzo, tradito Cesare regnerà Ottaviano e non Bruto. E se non l’avesse capito, Ottaviano è già pronto nella mente di qualcuno dei suoi nuovi alleati a succedergli”.