Scicli – “È strano come non ci si renda conto (o forse non si voglia) che la Scicli che tutti conoscevamo sta avviandosi verso un cambiamento. Culla di una tradizione territoriale ormai lontana, deve necessariamente porsi l’interrogativo se rifarsi ancora a quei valori di una volta, oppure affidarsi a una modernità che non le si addice. La politica dovrà interrogarsi e capire dove ha sbagliato e se ci sono ancora i correttivi per correre ai ripari. Forse si può”. A parlare è il consigliere comunale di Libertà Popolare, Peppe Puglisi.
“L’ escalation dei furti stanno costringendo i cittadini a starsene a casa – continua Puglisi – e diventare i guardiani di se stessi. Non altrettanto si può dire delle attività commerciali che stanno vivendo un momento difficile. Cresce la preoccupazione, l’insicurezza e la rabbia di chi subisce un furto, un danno alla propria attività.
I numerosi episodi che ultimamente accadono in città, ci dicono che qualcosa, anzi troppe cose non vanno per il verso giusto.
La politica e le Istituzioni, devono assumersi la responsabilità per far fronte all’emergenza. I partiti si coalizzino su come e cosa fare per risolvere i problemi di cui soffre la comunità.
È urgente un piano straordinario per quanto riguarda la sicurezza in tutto il territorio Sciclitano. Non è più tempo di critiche né di lamentele ma di progetti e programmi con protocolli di collaborazione e intese per trovare le soluzioni adatte.
Urge un’inversione di tendenze per restituire alla città e alla sua comunità quella tranquillità di una volta e di cui i cittadini hanno bisogno. Cosa può fare il Comune? In primis lavorare sulla cultura della prevenzione, potenziare e formare il corpo di polizia municipale, investire sulla tecnologia e su nuovi sistemi di telecamere intelligenti con riconoscimento facciale e video analisi dei comportamenti, aumentare l’illuminazione nei luoghi della città e delle borgate dove manca, creare un cuscinetto verso coloro che stanno scivolando verso la povertà, di potenziali persone che, per necessità, potrebbero essere disposte a fare cose impensabili, fare iniziative comunali di sostegno al reddito per dare aiuti e far capire che il Comune c’è.