Il comparto del gioco è diventato sempre più importante per l’economia italiana, con una raccolta che, grazie soprattutto alla crescita dell’online, ha raggiunto cifre notevoli negli ultimi anni. Nel 2022, anno in cui è stato pubblicato l’ultimo Libro Blu di ADM con tutti i dati ufficiali del settore, il volume di denaro giocato in Italia è aumentato del 22%, arrivando quasi a 136 miliardi di euro, superando il record precedente stabilito l’anno prima, quando la raccolta superò i 111 miliardi di euro. Il gioco pubblico quindi rappresenta una voce d’entrata significativa anche per l’Erario con oltre 11 miliardi di euro versati nelle Casse dello Stato nell’ultimo anno considerato, che sono stati fondamentali per attuare alcune delle politiche sociali più importanti per il Paese. Dunque, la sempre maggiore diffusione di questo fenomeno rende indispensabile una regolamentazione efficace ed unitaria per tutelare i giocatori e prevenire il gioco illegale che, secondo le stime delle forze dell’ordine, ha un volume d’affari di circa 25 miliardi di euro.
L’importanza di una regolamentazione efficace
Essere al passo coi tempi è il criterio più importante affinché una regolamentazione riesca a garantire la sicurezza dei giocatori, prevenire fenomeni di dipendenza patologica e contrastare le attività illegali legate a questo particolare settore. Lo Stato, attraverso i suoi rami operativi come l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e le forze dell’ordine, ha il compito di monitorare e controllare le attività di gioco, assicurando che siano condotte in modo trasparente e legale. Una regolamentazione che sia in grado di regolare soprattutto le nuove tendenze del mercato sarebbe di fondamentale importanza sia per assicurare la migliore qualità e sicurezza dei prodotti sia per aumentare la possibilità che operatori stranieri investano nel mercato italiano.
I principali interventi normativi sul gioco degli ultimi 30 anni
Il gioco pubblico è un settore da tempo attenzionato dallo Stato sia per gli alti volumi che genera sia per combattere la criminalità organizzata che, prima della legalizzazione delle slot e delle scommesse sportive, gestiva illegalmente queste attività su tutto il territorio nazionale. Ecco i principali interventi normativi adottati nel corso degli ultimi 30 anni:
· Legge n. 528 del 1998: attraverso questo atto è stata introdotta la regolamentazione delle scommesse sportive e ippiche, stabilendo le modalità di concessione delle licenze e i criteri per l’esercizio delle attività di gioco.
· Decreto Bersani del 2006: si è trattato di una vera propria liberalizzazione per il settore delle scommesse, permettendo l’ingresso di operatori esteri nel mercato italiano e introducendo nuove tipologie di gioco, come le scommesse peer-to-peer e i giochi di abilità online.
· Decreto Balduzzi del 2012: ha rappresentato un passo significativo nella tutela della salute pubblica, introducendo limitazioni alla pubblicità del gioco d’azzardo e riconoscendo ufficialmente la ludopatia come una patologia da prevenire e curare, inoltre sono stati inseriti i tanto discussi strumenti di prevenzione come il distanziometro (ovvero distanza minima tra le sale gioco ed alcuni luoghi sensibili) e limiti orari in cui queste attività possono offrire gioco alla clientela.
· Decreto Dignità del 2018: questo provvedimento ha imposto ulteriori restrizioni alla pubblicità del gioco d’azzardo, vietando qualsiasi forma di promozione su media tradizionali e digitali, con l’obiettivo di ridurre l’esposizione dei cittadini, in particolare dei più giovani, al gioco d’azzardo.
Quest’ultimo in particolare è al centro del dibattito politico degli ultimi mesi, con il Governo che, attraverso il provvedimento denominato “Riforma calcio” sembra intenzionato a superare questa normativa e a concedere nuovamente alle società di scommesse di sponsorizzare i club calcistici italiani e di fare pubblicità diretta e indiretta. Al momento è stato approvato un atto di indirizzo dalla Commissione Cultura del Senato in tal senso, ma questo provvedimento è destinato a far discutere ancora per via della forte opposizione del Movimento 5 Stelle, nettamente contrario al ritorno della pubblicità per questo settore.
La regolamentazione del gioco online
L’avvento di internet ha modificato il modello di business di ogni settore e il gioco non fa eccezione. Infatti, il comparto online ha conosciuto una rapida espansione, rendendo necessaria una regolamentazione specifica per questo settore. Per operare legalmente in Italia, una piattaforma di gioco d’azzardo online deve ottenere una licenza ADM e soddisfare rigidi requisiti che garantiscano la sicurezza dei giocatori online e prevengano il più possibile il rischio della ludopatia. Inoltre, gli operatori regolamentati devono utilizzare software certificati e generatori di numeri casuali (RNG) verificati, nonché sistemi di protezione dei dati personali e affidabilità dal punto di vista delle transazioni online per garantire un’esperienza di gioco che sia la più equa e sicura possibile. La prima cosa da fare quando si accede a un sito di gioco online è verificare la presenza del logo ADM, per assicurarsi che la piattaforma sia legale e autorizzata, evitando così di finire su un sito illegale. Per non incorrere in questo ed altri tipi di problemi di questo genere, il consiglio è quello di consultare un sito di comparazione certificato e affidabile, come casinoitaliani.it, che presenta una lista dettagliata dei migliori casinò italiani sicuri e legali, in grado di soddisfare tutte le proprie esigenze in un ambiente totalmente sicuro.
Proprio il canale digitale ha subito di recente importanti modifiche normative con un Decreto Legge che prevede una nuova gara per ottenere le concessioni che avrà un costo di 7 milioni di euro per 9 anni. Inoltre, il nuovo impianto normativo richiede alle aziende delle specifiche tecniche di qualità molto alta, al fine di ridurre il numero di concessionari (l’ADM stimano che in totale ne saranno circa 50, per un incasso previsto di 350 milioni di euro), ma allo stesso tempo alzare la qualità e la sicurezza dell’offerta di gioco sul web.
La regolamentazione dei casinò fisici
All’interno dello Stato italiano sono presenti 4 casinò fisici che devono sottostare a regole molto stringenti e ancora diverse dalle comuni sale giochi. Attualmente, sono attivi quattro casinò: Casinò di Venezia, Casinò di Sanremo, Casinò di Campione d’Italia e Casinò de la Vallée a Saint-Vincent. Anche queste strutture operano in concessione statale, ma allo stesso tempo devono soddisfare numerosi requisiti richiesti dalla normativa italiana.
La matassa delle normative sul gioco fisico
Il settore del gioco, nonostante sia soggetto a riserva statale, ha subito una vera e propria frammentazione normativa causata dagli enti locali che, per tutelare la salute dei propri cittadini, sono intervenuti con provvedimenti molto restrittivi come il distanziometro e i limiti orari. Questi due strumenti sono stati spesso al centro di dispute giudiziarie tra gli operatori del gioco e i Comuni e le Regioni, con sentenze spesso contraddittorie. Inoltre, a complicare il quadro, ci sono le differenze delle normative adottate nelle varie regioni, ad esempio in Sicilia, con la Legge di Stabilità sul distanziometro di inizio 2024, sono state escluse le tabaccherie che offrono gioco al pubblico, al contrario di quanto accade in altri territori.
Questa vera e propria matassa al momento sembra inestricabile, con il Governo ed enti locali ancora molto lontani dal trovare una soluzione comune, il tutto a discapito degli operatori del settore che si trovano a lavorare in questa incertezza normativa che impedisce una normale programmazione degli investimenti. Inoltre, fino a che non verrà risolta questa frammentazione normativa, sarà impossibile bandire nuove gare per le concessioni per il gioco fisico e si continuerà ad operare in regime di proroga tecnica.
Possibili scenari futuri
L’evoluzione della tecnologia in questo settore pone sfide sempre più complicate ai legislatori di tutto il mondo. La questione principale è il giusto equilibrio tra il diritto di fare impresa e tutela della salute. In questo senso un ruolo importante lo potranno giocare proprio le innovazioni tecnologiche come l’intelligenza artificiale che potrebbe essere un vero e proprio game changer anche dal punto di vista del miglioramento dell’offerta che potrà essere personalizzata in base alle preferenze di ogni utente. Questo strumento ha tutto il potenziale per poter aiutare a individuare precocemente comportamenti problematici nei giocatori, inviando alert e suggerendo limiti di gioco personalizzati. Alcuni operatori hanno già iniziato a implementare software avanzati per il monitoraggio delle abitudini di gioco e la prevenzione della dipendenza.
Dunque, sembra ancora difficile poter prevedere quale sarà l’evoluzione del settore, tuttavia alcuni strumenti tecnologici come l’intelligenza artificiale, blockchain e le criptovalute potranno risultare decisive per rendere il settore sempre più sostenibile e all’avanguardia.