Ragusa -Il consigliere comunale di Ragusa, Sergio Firrincieli, raccogliendo una segnalazione che è stata trasmessa al deputato regionale dei Cinque Stelle, Stefania Campo, ha effettuato un sopralluogo lungo la via Molini adiacente alla chiesa di San Rocco, quartiere omonimo nella città antica di Ibla. Il consigliere ha avuto modo di prendere atto della fondatezza della segnalazione con riferimento al totale abbandono della suddetta via dove non c’è alcun mantenimento dello sfalcio di arbusti e verde su suolo pubblico.
Come se non bastasse, il collasso e di conseguenza il crollo di alcuni muri a secco hanno generato il distacco del supporto dei cavi elettrici che pendono sulla via ad altezza uomo, intrecciati tra i rami secchi e arbusti che inevitabilmente vi sono cresciuti dando vita a un altissimo rischio incendi e alla conseguente mancanza di sicurezza per passanti, residenti, escursionisti e turisti. “Sarebbe dunque opportuno intervenire al più presto – dice Firrincieli – visto che stiamo parlando di un sito di impareggiabile bellezza e che non può essere trattato in questo modo. Tra l’altro, abbiamo anche a disposizione la legge regionale n.61/81 che persegue il risanamento, il recupero edilizio, la salvaguardia della integrità dei valori storici, urbanistici, architettonici, ambientali e paesaggistici nonché la valorizzazione e la rivitalizzazione economica e sociale del centro storico di Ibla e dei quartieri limitrofi. Quindi, qualcosa di più strutturato si potrebbe anche realizzare”.
Firrincieli, tra l’altro, mette in luce come siano attivi specifici rapporti tra associazioni di naturalisti, speleologi, storici e appassionati di trekking per creare una prolifica linea di contatto turistico tra l’Alto Vicentino e Ragusa Ibla, sfruttando uno dei mulini del quartiere San Rocco. “Ho avuto modo di appurare – prosegue il consigliere – l’assenza di manutenzione ordinaria e sicurezza lungo la via Molini e, più in generale, in corrispondenza del borgo del quartiere San Rocco.
Le porte aperte delle case abbandonate di via Molini favoriscono, tra l’altro, l’accumulo di rifiuti di qualsiasi genere anche nocivi per la salute umana. Ma abbiamo a che fare, inoltre, con una vera e propria mancanza di decoro sull’unicità storica, architettonica, culturale, paesaggistica e turistica di Ragusa Ibla come borgo storico. Ci vorrebbe un’azione specifica di salvaguardia e di tutela del sito. Basti pensare che i terrazzamenti tra via Giuseppe Monelli e via della Valle, ad esempio, sono stati utilizzati, in questi anni, come una discarica a cielo aperto gettando qualsiasi rifiuto ingombrante con resti nocivi di eternit, sacchi di cemento, secchi di pittura, materassi, inerti, frigoriferi antichi con compressori a Cfc, gas gravissimi per la salute pubblica, resti di carrozzeria auto e altro ancora.
Sarebbe opportuno, tra l’altro, come ci segnalano e come abbiamo verificato, mettere in sicurezza l’angolo della scalinata Regia trazzera in corrispondenza della cascata che porta verso il mulino San Rocco di proprietà del Libero consorzio comunale di Ragusa e di predisporre barriere di limitazione e il divieto di transito di motociclette o altri mezzi non autorizzati. Chiediamo, dunque, la massima attenzione per fare in modo che quest’area continui ad attirare il dovuto interesse. L’azione di bonifica deve essere avviata dal Comune, non ci sono dubbi”. Firrincieli annuncia la predisposizione di uno specifico atto di indirizzo affinché la delicata questione possa essere trattata in aula.