Modica – “Tra il paradosso e il grottesco, la linea di confine è sottile, a volte impercettibile. Stasera, quella che fu l’altra maggioranza diventata adesso, anche logisticamente in aula, l’altra opposizione, su quella linea ha tergiversato quando, con la ormai nota formula della ‘donabbondiana’ astensione, ha di fatto bocciato i Temporary Store nel centro storico, approvati dalle organizzazioni dei commercianti e degli artigiani e che rappresentano sicuramente uno dei percorsi possibili per ridare linfa al cuore della nostra Città”. E’ quanto afferma in una dichiarazione diffusa ieri il sindaco di Modica, Maria Monisteri.
“Il paradosso di cui sopra, – afferma il sindaco Monisteri – sta nel fatto che prima di astenersi e bocciare questa opportunità per Modica, i 12 consiglieri dell’altra opposizione, avevano emendato il testo proposto dalla nostra amministrazione come se, sostanzialmente, sistemando nel regolamento ciò che a loro dire andava sistemato, il testo avesse tutte le caratteristiche per essere approvato. Invece, emendato il testo, i 12 consiglieri, astenendosi durante il voto, hanno provveduto a bocciarlo (bocciando, dunque, anche i loro stessi emendamenti…) e mostrando così i muscoli dei numeri.
Peccato però che, ancora una volta, i ‘muscoli’ dei 12 il danno non l’hanno prodotto alla nostra amministrazione in quanto tale ma alla Città di Modica, la Città dove vivono loro e le loro famiglie oltre che i loro elettori. Città verso cui la nostra amministrazione continuerà a dare il suo impegno e a lavorare per farla riemergere da quel periodaccio che ci ha portato a dichiarare dissesto. L’astensione dei 12 che ha bocciato i Temporary Store, ricade su quanti proprio in questi ‘negozi di breve durata’ aveva investito e su quanti, come le organizzazioni professionali, credevano come una delle vie di rilancio del centro storico.
Pensiamo alla CNA e ai suoi iscritti e pensiamo ai commercianti di Confcommercio e a quegli esercenti del centro storico che abbiamo incontrato e che, seppur preponendo aggiustamenti al regolamento, avevano comunque accettato di buon grado quanto da noi deliberato. Invece, i 12 consiglieri hanno prima emendato e poi bocciato anche i loro aggiustamenti, preferendo andare contro a Confcommercio, CNA e commercianti e contro la Città di Modica. Tutto questo per fare vedere che loro hanno i numeri e possono fare e disfare a loro piacimento.
Appunto, disfare…
Siccome però Modica è sovrana e, in questo caso, le organizzazioni che rappresentano commercianti ed artigiani hanno ben più che il solo diritto di parola, insieme a loro torneremo sulla questione e anche con i mezzi anche di coinvolgimento popolare che la legge ci consente di adoperare, faremo in modo che i Temporary Store possano nascere e siano una delle possibilità per ridare linfa al centro storico. Mezzi e modi non mancano, al di là dei numeri d’aula che a volte, come oggi, ci sono stati nei 12 dell’altra opposizione ma che magari altre volte non ci saranno perché qualcuno può sempre cambiare idea e posizione in aula. E le vittorie non sempre sono tali come appaiono. Pirro docet…”.