Ragusa – Venerdì 4 aprile alle ore 19, presso l’Hi! Hybla Tourist Information, in corso XXV Aprile 42, nel cuore di Ragusa Ibla, inaugura la mostra “Movida Iblea, un racconto del tempo libero tra memoria e trasformazioni”. La mostra rimane aperta fino a lunedì 2 giugno 2025, tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. L’esposizione racconta la comunità ragusana tra gli anni Sessanta e Novanta, promuovendo il territorio siciliano e valorizzando il tempo libero come chiave di lettura storica della città. Un periodo in cui il desiderio di aggregazione e spensieratezza si intreccia con le trasformazioni di un territorio che, pur rinnovandosi, conserva un’identità forte.
Prodotta dall’Associazione APS Antiruggine e realizzata con la collaborazione del Consorzio Universitario di Ragusa e del Centro Commerciale Naturale Antica Ibla che, per la prima volta, mette a disposizione gli spazi dell’Hi! Hybla Tourist Information, la mostra è curata da Alfredo Corrao, fotografo e docente di fotografia. Rientra nel Progetto “Movida Iblea”, finanziato dalla Regione Siciliana, Assessorato Famiglia e Politiche Sociali, nell’ambito delle iniziative e progetti di rilevanza regionale di cui all’Art. 5 del Codice del Terzo Settore Accordi di Programma 2020 – 2021, grazie al quale, un gruppo di professionisti locali ha raccolto, selezionato e digitalizzato vecchie fotografie private, realizzando una mostra che aiuterà a illustrare ai cittadini il Progetto “Movida Iblea”, nato con l’obiettivo di coinvolgere la comunità iblea nel ricostruire la sua memoria attraverso fotografie, video e altri materiali d’archivio di un’epoca di grandi trasformazioni della società locale e nazionale. Un album di famiglia collettivo digitale dedicato alla storia del tempo libero dei ragusani.
Per i cittadini che desiderano partecipare all’iniziativa, è previsto uno spazio dedicato alla digitalizzazione delle immagini private presso la sede della mostra.
“Questa mostra vuole essere un incentivo affinché l’intera cittadinanza possa sentirsi partecipe alla realizzazione di un ‘album di comunità’, un archivio di vita declinato nel piacere di stare insieme e nel sentire il tempo libero come momento di aggregazione e divertimento. Un archivio – spiega il curatore Alfredo Corrao – in grado di restituire alla comunità la bellezza e il valore dei suoi ricordi attraverso la condivisione e la raccolta delle immagini che hanno fermato i momenti felici trascorsi dalle proprie famiglie e amici”.
L’esposizione è realizzata grazie al contributo delle immagini – rese disponibili dalla famiglia – scattate nel corso di un trentennio da Giuseppe detto “Peppino” Di Paola, avvocato ma fotografo per passione che, come un vero e proprio street photographer, ha documentato il tempo libero della sua famiglia e quello dei suoi concittadini, immortalando i costumi e l’atmosfera di quel periodo magico. A queste si aggiungono alcune vecchie fotografie concesse dal giornalista Roberto Voi, figura storica dell’informazione a Ragusa e pioniere della televisione locale iblea.
Completano la mostra, le immagini di due realtà importanti, entrambe nate negli anni Cinquanta, protagoniste della storia dell’intrattenimento nel territorio: una selezione proveniente dalla raccolta di fotografie dello storico “Bar e Villa Di Pasquale”, concesse dai fratelli Enzo e Franco Di Pasquale, che nel corso della loro attività fondata dal padre Giovanni, hanno documentato accadimenti felici sia pubblici che privati nel secolo scorso; e alcune fotografie, per concessione dei figli Antonio e Pinuccio La Rosa, del Lido Azzurro, ancora oggi fiore all’occhiello dell’accoglienza siciliana, costruito sulla spiaggia di Marina di Ragusa dal padre, Serafino La Rosa detto “Don Serafino”.
Il progetto ‘Movida Iblea’ si caratterizza per la sua sostenibilità e per la promozione dell’impegno volontario a supporto della digitalizzazione del patrimonio culturale (immateriale) ibleo. “Sarà l’occasione – spiega Stefania Paxhia, ideatrice del progetto e direttrice del Ragusa Foto Festival – di poter valorizzare un patrimonio visivo inedito, rendendolo in futuro accessibile a cittadini, istituzioni, studenti, anziani, studiosi e turisti, ampliandone la diffusione senza limiti fisici”. L’iniziativa nasce con l’intento di preservare, valorizzare e condividere la memoria collettiva della comunità locale recuperando le foto che documentano le trasformazioni socio-culturali del territorio di Ragusa, analizzando l’evoluzione del tempo libero come lente interpretativa dei cambiamenti economici, sociali e culturali.