Ragusa – L’obiettivo era fare confrontare il popolo dell’arte. Al grido di “Sostenere la cultura è cultura”. E il risultato è stato raggiunto. Un successo straordinario la terza edizione di Ibla Meeting Art, il festival che, sostenuto dal Comune capoluogo e dal Libero consorzio comunale, oltre che da sponsor privati, ha trasformato il cuore barocco di Ragusa in un vibrante crocevia di arte, cultura e creatività. L’auditorium San Vincenzo Ferreri ha ospitato un programma dinamico e coinvolgente, che ha visto la partecipazione di artisti, intellettuali e personalità di spicco del panorama culturale. Più di 3.000 i visitatori ad affollare con entusiasmo l’evento ideato da Amedeo Fusco con il Centro di aggregazione culturale confermando l’interesse sempre crescente per questa manifestazione di grande rilevanza.
Numerose le attività proposte: dalle visite guidate alle esibizioni musicali, dalla collettiva d’arte all’omaggio a Walter Manfré, una toccante celebrazione in memoria del regista a un anno dalla sua scomparsa. La kermesse ha ospitato numerose personalità di spicco, creando un dialogo stimolante e multidisciplinare: Toni Capuozzo, giornalista e scrittore; Mimmo Cavallo, cantautore meridionale; Arianna Mortelliti, scrittrice, nipote del grande Andrea Camilleri; Gianni Pellegrino, attore di grande talento; Beppe Dettori, ex componente dei Tazenda. E, ancora, Bernardo Lanzetti, noto cantante ex Pfm e musicista; Rosario Sprovieri, critico d’arte di grande esperienza; Arturo Barbante, artista affermato e impegnato nel panorama culturale siciliano; Corale Libere Armonie di Rosolini, diretta dai maestri Emanuele Calvo e Giuseppe Iozzia; Sebastiano D’Angelo, curatore di Ragusani nel mondo; Andreana Farris, avvocato; Giovanni Di Stefano e don Giuseppe Antoci che hanno tenuto una conferenza sul duomo di San Giorgio; Gianna e Gianni Criscione, maestri di tango argentino; Giovanni Ottaviano, cultore di storia locale; Giuseppe Dimartino, poeta schiffariato contemporaneo; Manuel Manfrè, speaker e podcaster; Peppino Castello, cantastorie; Giorgio Flaccavento, storico; Santo Burgio, poeta; Lucio Morando, artista, che ha presentato quaranta pannelli interscambiabili che diventano milioni di combinazioni di un’opera in continuo divenire; Gennaro Acri, cantante; Fabio Messina, cultore di tradizioni siciliane.

“Abbiamo celebrato l’arte in tutte le sue forme – dice Fusco – ma anche cementato il ruolo di questa storica città come polo culturale di eccellenza. La partecipazione entusiasta dei visitatori e la varietà delle attività proposte hanno reso l’evento un successo straordinario che, senza dubbio, farà parlare di sé per lungo tempo. Abbiamo cercato di unire tradizione e innovazione, di promuovere il dialogo tra le diverse forme artistiche e di valorizzare il patrimonio culturale di Ragusa Ibla. E tutto ciò ci fa già guardare adesso alla promessa di nuove edizioni ancora più straordinarie e ambiziose”. L’Ibla Meeting Art è destinato a crescere e a fiorire ulteriormente sotto la guida di Fusco intenzionato a portando avanti il suo impegno per far brillare l’arte come motore di trasformazione e di crescita culturale per il territorio. La prossima edizione, la quarta, è già stata fissata. Si terrà dal 20 al 22 marzo del 2026.