Siracusa – Giovanni Migliore riconfermato alla guida della UST Cisl Ragusa Siracusa. L’elezione al termine del Congresso territoriale celebrato all’Urban Center alla presenza del segretario nazionale Cisl, Andrea Cuccello, e del segretario generale della Cisl Sicilia, Leonardo La Piana. Insieme a Migliore, che aveva assunto la carica nel novembre scorso durante il Consiglio generale seguito al passaggio di Vera Carasi nella segreteria regionale, sono stati riconfermati Anna Reale e Nunzio Turrisi.
“Con il Congresso proponiamo la fotografia completa del nostro territorio – ha detto Migliore – Le nostre federazioni hanno offerto il quadro esatto delle criticità, delle urgenze e hanno proposto le soluzioni per continuare a tutelare i diritti di tutti i lavoratori.
Resta centrale, per il momento epocale, – ha aggiunto – la transizione energetica del nostro polo industriale. Saremo molto vigili sul protocollo siglato al ministero per l’ENI Versalis e guardiamo con attenzione al tavolo sull’indotto convocato per il prossimo 29 aprile.
Il nostro vasto territorio – ha continuato Migliore – ha bisogno di interventi programmatici che creino una reale rete di sviluppo. Dalle infrastrutture sociali a quelle materiali, da quelle immateriali ai finanziamenti a disposizione e non spesi.
Abbiamo potenziali economici rilevanti – ha detto ancora – oltre all’industria restano centrali l’agroalimentare, il turismo e gli stessi servizi. Dobbiamo guardare ad una politica economica d’insieme che tuteli il futuro di questa terra. Solo in questo modo eviteremo che i giovani abbandonino le nostre città e che gli anziani non abbiano più quella qualità della vita necessaria ad ognuno di loro.”
Sui fondi a disposizione della Sicilia, quindi dei singoli comuni, si è soffermato La Piana. “Il problema non è quanti soldi abbiamo, ma come riusciamo a spenderli – ha detto il segretario generale della Cisl siciliana – Noi spendiamo poco e quelli che abbiamo corriamo il rischio di spenderlo senza una visione strategica per lo sviluppo della Sicilia. Ci sono più ragioni, tra queste la carenza di persone competenti anche nei comuni in dissesto o in predissesto. Inoltre in molti si sono concentrati su quello che potevano fare e non su quello che serviva al proprio territorio. Ecco, allora, che torna il ruolo della formazione per creare nuove competenze.
Dobbiamo renderci conto che, mentre l’Europa programma sui fondi 2028-2034, noi ci concentriamo ancora su come spendere quelli 2021-2027”.
Nelle sue conclusioni il segretario nazionale Andrea Cuccello è tornato sulla strategicità della zona industriale e dell’importanza del tavolo ministeriale del 29 aprile.