Sta circolando una nuova e insidiosa truffa che sfrutta WhatsApp e la finta promessa di opportunità lavorative part-time con guadagni allettanti, fino a 400 euro al giorno, semplicemente mettendo “like” a contenuti online. La modalità di adescamento inizia spesso con una chiamata da un numero sconosciuto e un messaggio vocale automatizzato che recita: «Ciao, abbiamo ricevuto il tuo curriculum. Aggiungi questo numero su WhatsApp».
Il Tranello del curriculum e i “Guadagni Facili” con i Like:
Molti utenti, insospettiti dalla voce artificiale, interrompono subito la chiamata. Tuttavia, chi è attivamente alla ricerca di lavoro e ha inviato diversi curriculum vitae di recente potrebbe cadere nella trappola, sperando in una risposta concreta. Ma cosa si cela dietro questa allettante offerta di lavoro part-time su WhatsApp?
Come funziona la truffa: dai Like al furto di dati bancari
Come smascherato da diverse segnalazioni e dalle forze dell’ordine, non si tratta di una vera azienda in cerca di personale, ma di un sofisticato tentativo di furto di dati personali e denaro. Se si accetta di aggiungere il numero sconosciuto su WhatsApp, si viene inseriti in un complesso schema che prevede diverse chat, l’invio di link e la promessa di facili guadagni con pochi clic.
La falsa offerta di Lavoro: interazioni e Like per Creator con ricompense minime iniziali:
Attraverso messaggi dettagliati, la finta azienda spiega di essere alla ricerca di persone che possano incrementare le interazioni e i “like” sui contenuti di vari creator, principalmente su piattaforme come YouTube, con la prospettiva di guadagnare cifre considerevoli, fino a 400 euro giornalieri. Per iniziare a guadagnare, viene richiesto semplicemente di «mettere mi piace e inviare screenshot» come prova dell’avvenuta interazione.
Una volta manifestato interesse per questo presunto “lavoro part-time”, la vittima riceve un primo incarico, solitamente il link a un video da “likare” in cambio di una piccola somma, spesso 3 euro. Inizialmente, questi piccoli pagamenti vengono effettivamente erogati, instaurando un clima di fiducia nella vittima. Successivamente, vengono richiesti ulteriori passaggi, come contattare un presunto “dirigente” che, con varie scuse, inizia a raccogliere dati sensibili dell’utente, tra cui l’IBAN, il nome e cognome dell’intestatario del conto corrente e la banca di riferimento.
Il Culmine della Truffa: Richieste di Pagamenti Anticipati e la Scomparsa dei Truffatori:
A questo punto, come ricostruito da un’indagine dei Carabinieri di Parma, si attua la cosiddetta “strategia delle briciole di pane”: dopo aver guadagnato la fiducia della vittima con piccoli bonifici iniziali, i truffatori iniziano a chiedere somme di denaro sempre più consistenti con la promessa di guadagni futuri ancora maggiori. Una volta ottenuto il “bottino”, i malintenzionati spariscono nel nulla, lasciando la vittima con un danno economico significativo e i propri dati personali compromessi.
Come proteggersi da questa truffa:
- Diffidare da numeri sconosciuti: Non aggiungere su WhatsApp numeri che vi contattano in modo sospetto con offerte di lavoro generiche.
- Non fidarsi di guadagni facili online: Lavoro vero richiede impegno e competenze specifiche.
- Non condividere dati personali e bancari: Nessuna azienda seria chiede l’IBAN o altri dati sensibili tramite WhatsApp per un primo contatto.
- Verificare l’esistenza dell’azienda: Se l’offerta sembra reale, cercate informazioni sull’azienda online attraverso canali ufficiali.
- Segnalare i numeri sospetti: Segnalate i numeri che vi contattano con queste modalità a WhatsApp come spam.