Comiso – “C’è qualcosa di rassicurante nella prevedibilità: a Comiso, per esempio, possiamo sempre contare sul fatto che il bilancio comunale non sarà approvato nei termini di legge. Anche quest’anno, puntuali come un orologio rotto, siamo arrivati all’ennesima scadenza mancata. E, altrettanto puntuale, è arrivata la nomina del commissario da parte della Regione Siciliana. Una tradizione, ormai”. Lo dicono i consiglieri comunali del Pd, il capogruppo Gigi Bellassai e il consigliere Gaetano Scollo, che è segretario cittadino del partito.
“Dal 2018, con l’arrivo dell’Amministrazione Schembari – spiegano i due esponenti democratici – si sono alternati tre assessori al bilancio e un numero imprecisato di esperti pronti a risolvere la situazione. Risultato? Nemmeno uno strumento finanziario approvato nei tempi previsti dalla normativa. Forse era un esperimento sul concetto di continuità, ma senza mai un finale. Eppure, c’è chi riesce ancora a stupirsi: il sindaco ha definito “intempestiva” la nomina del commissario, perché – udite udite – la giunta ha approvato una proposta di bilancio il 2 aprile. Un piccolo dettaglio sfugge: il termine di legge era il 28 febbraio. Ma si sa, il calendario è un’opinione. Anche i contenuti del bilancio promettono bene.
O meglio, promettono poco. O forse minacciano. Prendiamo ad esempio il piano triennale degli acquisti approvato dalla maggioranza (con le opposizioni a scuotere la testa): nei prossimi anni si prevede una drastica riduzione delle spese per servizi essenziali. Ricoveri per disabili mentali e minori? Tagliati di due terzi. Assistenza a disabili gravi? Sparisce del tutto dal 2026. Refezione scolastica? In calo costante. Magari si spera che i bambini comincino a nutrirsi di aria o che le fragilità sociali si risolvano per magia”. “C’è però una voce in netta crescita – affermano Bellassai e Scollo – i costi per i rifiuti. Almeno su questo fronte possiamo stare sereni: le bollette continueranno a lievitare, in barba alle promesse di contenimento. In conclusione, se c’è qualcosa di intempestivo a Comiso, è l’impazienza dei cittadini che ancora si ostinano a chiedere serietà e rispetto delle regole. La macchina amministrativa va avanti come sempre. Peccato che non sappia dove”.