Il mese di aprile 2025 rinnova l’appuntamento con l’Assegno Unico Universale (AUU) erogato dall’INPS. È importante ricordare che da febbraio sono attivi gli aumenti previsti a seguito della rivalutazione ISTAT degli importi. Tuttavia, si segnala anche una modifica temporanea nel calendario dei pagamenti, con un leggero slittamento di circa 5 giorni rispetto alle consuete scadenze, una variazione che, come comunicato dall’INPS, sarà in vigore almeno fino a giugno.
Assegno Unico Aprile 2025: quando arrivano i pagamenti?
L’INPS non ha ancora comunicato una data precisa per l’accredito di aprile 2025. Tuttavia, sulla base delle indicazioni fornite, i pagamenti dovrebbero iniziare a partire dal 20 del mese per tutti gli importi e le domande che non hanno subito modifiche.
Per i beneficiari la cui domanda ha subito variazioni o per i primi pagamenti relativi a nuove richieste, l’accredito avviene generalmente nell’ultima settimana del mese successivo all’approvazione della domanda o della modifica.
Si specifica che, in concomitanza con le festività pasquali (domenica 20 e lunedì 21 aprile), gli importi potrebbero essere accreditati leggermente prima del 20 o subito dopo, a partire da martedì 22 aprile. Al momento, non sono state rilasciate comunicazioni ufficiali in merito a possibili anticipi.
Perché i pagamenti dell’Assegno Unico sono in leggero ritardo?
Il temporaneo ritardo nei pagamenti dell’Assegno Unico è una conseguenza dell’adesione dell’INPS al sistema di Reingegnerizzazione delle procedure di Tesoreria (Re.Tes) della Banca d’Italia. In un messaggio ufficiale (n. 633 del 19 febbraio 2025), l’Istituto ha comunicato che i pagamenti dell’Assegno unico e universale per i mesi da febbraio a giugno 2025, relativi alle prestazioni continuative e senza variazioni, verranno accreditati a partire dal giorno 20 del mese.
L’INPS precisa inoltre che il pagamento della prima rata della prestazione avviene di norma nell’ultima settimana del mese successivo alla presentazione della domanda. Nella stessa data viene accreditato anche l’importo delle rate spettanti in caso di conguaglio, sia a credito che a debito.
Aumenti dell’Assegno Unico e chi rischia la riduzione dell’importo
L’Assegno Unico e Universale ha beneficiato di una rivalutazione da parte dell’INPS, basata sui dati ISTAT relativi al costo della vita. Di conseguenza, gli importi erogati sono stati aumentati a partire da febbraio.
Si ricorda che chi non ha ancora presentato una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) continuerà a percepire l’Assegno Unico, ma con l’importo minimo previsto. Per recuperare l’importo corrispondente alla propria fascia di reddito e gli eventuali arretrati, è necessario presentare la DSU aggiornata entro il 30 giugno.
Come controllare i pagamenti e gli importi dell’Assegno Unico
In caso di ritardi o per verificare l’importo erogato e lo stato dei pagamenti, è possibile consultare il Fascicolo previdenziale del cittadino disponibile sul sito web dell’INPS (www.inps.it).
Dopo aver effettuato l’accesso con le proprie credenziali (SPID, CIE o CNS), sarà necessario seguire il percorso: “Prestazioni” -> “Pagamenti”. Infine, selezionare l’anno di riferimento (2025).
In alternativa, è possibile utilizzare l’applicazione MyINPS per controllare lo stato dei pagamenti dell’Assegno Unico direttamente dal proprio smartphone o tablet. Il portale e l’app forniscono anche altre informazioni utili, come la durata del beneficio, lo stato di eventuali domande presentate e gli importi dettagliati.
La consultazione del Fascicolo previdenziale è consigliata anche in caso di visualizzazione del messaggio “Domanda di assegno unico decaduta”, che potrebbe indicare una sospensione del beneficio e la necessità di ulteriori verifiche.