Il Lunedì dell’Angelo, tradizionalmente giorno di riposo dopo la Pasqua, è a tutti gli effetti una festività nazionale. Ma quali sono i diritti dei lavoratori che, per esigenze di servizio, hanno dovuto prestare la propria attività lavorativa durante la Pasquetta 2025? Cosa compare nella busta paga di aprile per compensare il festivo non goduto? Ecco una guida chiara e aggiornata.
A differenza della domenica di Pasqua, che pur cadendo sempre in un giorno di riposo settimanale non è considerata festiva ai fini retributivi, la Pasquetta (Lunedì dell’Angelo) è espressamente riconosciuta dalla legge italiana come festività nazionale. Lo stabilisce l’articolo 2 della Legge 260/1949, come riporta Leggo, che elenca le giornate per le quali i lavoratori dipendenti hanno diritto al riposo retribuito o, in alternativa, a una maggiorazione economica qualora abbiano lavorato.
Lavoro a Pasquetta: quali sono le compensazioni previste?
Se un lavoratore dipendente è stato chiamato a lavorare durante la giornata di Pasquetta, ha diritto a ricevere una specifica compensazione, la cui forma è definita dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) di riferimento per il suo settore. Le principali forme di compensazione sono:
Retribuzione Maggiorata: La giornata lavorativa viene retribuita con una percentuale di maggiorazione che si aggiunge alla normale paga oraria. Questa maggiorazione varia generalmente tra il 30% e il 100%, a seconda delle specifiche previsioni contrattuali.
Riposo Compensativo: In alternativa o in aggiunta alla maggiorazione economica, al lavoratore può essere concesso un giorno di riposo da fruire in un momento successivo. Questo giorno di riposo è retribuito come se il lavoratore avesse effettivamente prestato servizio.
Entrambe le Opzioni: Alcuni CCNL, soprattutto in settori caratterizzati da una strutturale necessità di lavoro festivo (come sanità, trasporti, sicurezza e turismo), prevedono la combinazione sia della maggiorazione retributiva che del riposo compensativo.
Come Leggere il “Bonus Pasquetta” nella Busta Paga di Aprile
Nella busta paga relativa al mese di aprile 2025, il compenso per la giornata di Pasquetta lavorata (o non goduta) può comparire sotto diverse voci, a seconda del CCNL applicato e della modalità di compensazione prevista:
“Festività Lavorata” o “Festività Goduta”: Questa voce indica la retribuzione base per la giornata festiva. Se il lavoratore non ha lavorato, comparirà comunque la retribuzione ordinaria.
“Maggiorazione Festivo”: Qualora il lavoratore abbia prestato servizio a Pasquetta, questa voce indicherà l’importo aggiuntivo calcolato in percentuale sulla normale retribuzione oraria, come previsto dal contratto.
“Riposo Compensativo”: Se è stato concesso un giorno di riposo in sostituzione o in aggiunta alla maggiorazione, potrebbe comparire questa voce, indicando il giorno di permesso retribuito.
“Permesso per Festività Non Goduta” (ROL/Festività Soppresse): In alcuni casi, la compensazione per la festività lavorata può essere accumulata come ore di permesso retribuito (ROL o ex festività soppresse) da fruire successivamente.
In sintesi, se un lavoratore ha lavorato durante la Pasquetta, nella sua busta paga di aprile sarà visibile una maggiorazione economica specifica per le ore lavorate in giorno festivo. Se, invece, il lavoratore ha goduto del riposo festivo, la giornata sarà comunque retribuita normalmente, senza alcuna maggiorazione specifica. È sempre consigliabile consultare il proprio CCNL per comprendere appieno le modalità di compensazione previste per il lavoro festivo.