A Filicità… “Qannu pisa a filicità?” annumanau nu picciriddu. A mamma fici i viscuotti scaurati e ci ni resi unu. “pi mia pisa quannu nu viscuottu scauratu” rispusi arrirriennu. I “biscotti bolliti” sono considerati un dolce Pasquale, chiamati anche “viscotta udduti” o “biscotti scaurati”, sono un prodotto tipico del ragusano, ma apprezzati in tutta la Sicilia e in generale in tutt’Italia.
Vi racconto di un dolce davvero tipico dell’arte pasticciera siciliana che, se preparato a dovere, è in grado di regalarvi le più grandi soddisfazioni, soddisfacendo, nel contempo, i palati dei vostri ospiti.
La caratteristica di questi biscotti è quella di essere sottoposti a bollitura prima di completare la cottura in forno. I Biscotti Scaurati sono inseriti nella lista dei Prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T.) del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.
Vengono venduti nei panifici ragusani o preparati in casa prevalentemente durante il periodo pasquale. Si tratta di biscotti croccanti, aromatizzati al limone e all’anice, molto apprezzati per il sapore. Vengono consumati come snack, spesso insieme a del vino o a del caffè. Essendo dei biscotti tradizionali, la ricetta dei Biscotti (o Viscuotti) Scaurati viene tramandata di generazione in generazione.
Origini e Storia….
I biscotti bolliti, conosciuti in siciliano come anche viscuotta Scaurati, sono una specialità culinaria tipica della Sicilia sud occidentale ed in particolar modo della provincia di Ragusa. La loro origine è legata alle tradizioni culinarie della Sicilia e alla semplicità degli ingredienti utilizzati.
La storia dei biscotti bolliti risale a tempi antichi, quando le risorse erano limitate e le persone cercavano di preparare alimenti che potessero conservarsi a lungo senza deteriorarsi. Questi biscotti venivano spesso cucinati durante periodi di carestia o quando gli ingredienti freschi erano scarsi.
Materie Prime…
Gli ingredienti di base per i biscotti bolliti di Ragusa includono farina, zucchero, uova, e un agente lievitante come il lievito di birra o il bicarbonato di sodio.
Nel dettaglio gli ingredienti principali, quasi sempre presenti, sono:
– uova; – zucchero; – strutto; – farina di maiorca; – lievito; – semolino; – semi di anice; – limoni.
Descrizione
I biscotti bolliti sono dei biscotti peculiari di Ragusa e degli Iblei lievemente aromatizzati con l’anice che si cuociono in forno soltanto dopo una prima fase di bollitura. Per questo
motivo hanno la consistenza e l’aspetto di piccole forme di pane, con una colorazione abbastanza omogenea e con diverse forme, da quelle di una piccola rosetta di pane a forme più allungate e differenziate.
Come si procede:
Disponete a fontana le due farine (farina di grano duro e farina di grano tenero 00) e aggiungete lo zucchero. Amalgamate lo strutto alla farina e aggiungete l’acqua e i semi di anice e infine le uova. Amalgamate tutti gli ingredienti e impastate. Se possibile, usate un’impastatrice, perché l’impasto è molto consistente e i biscotti vanno lavorati a lungo. Durante la lavorazione, versate poco a poco il succo di limone. Bisogna ottenere un impasto molto sodo e compatto. A questo punto, procedete ad eseguire le forme: innanzitutto, formate un cordoncino e incidetelo per tutta la lunghezza. La forma più semplice è quella dei cosiddetti “ffuca parrini” o strozzapreti, realizzati semplicemente ricavando dal cordoncino tanti tocchetti di circa 1 0 2 centimetri ciascuno. Dopo aver terminato di fare le forme, sbollentate i biscotti per 5 minuti, stendeteli su un tagliere e lasciateli riposare un’intera notte. Il giorno dopo, incidete i biscotti orizzontalmente con un taglio profondo, mettete in teglia e infornate a 200 gradi per circa mezz’ora. Il procedimento è lungo, ma ne vale la pena perché gli Scaurati sono ottimi e si conservano perfetti per molto tempo.
Il ricordo…la preparazione re Scaurati a casa della nonna
Da bambino l’atmosfera di Pasqua era magica nella mia Ragusa Ibla. Ogni anno il profumo della farina di maiorca impastata per fare i viscuotti Scaurati si diffondeva per tutta la casa, anticipando la gioia di un momento speciale.
Ricordo con nostalgia le lunghe mattinate trascorse in cucina con mia nonna; insieme impastavamo con cura la farina 00 mentre il sole filtrava dolcemente dalla finestra, illuminando il legame sincero e profondo che univa tutta la famiglia.
L’attimo più atteso era quando, dopo aver fatto i classici viscuotti scaurati, la nonna preparava un biscotto particolare atteso da tutti ( intendo da me e dai miei cuginetti…).
La nonna posava con amore un uovo sodo al centro di un grande biscotto Scaurato a forma di uccello o di canestro, simbolo di rinascita e di abbondanza.
Non potevano mancare poi quegli zuccherini colorati, che con la loro allegria trasformavano ogni dolce in un piccolo capolavoro pasquale. I miei cugini correvano intorno alla cucina, rendendo l’aria ancora più vibrante e carica di vita. Quella tradizione, fatta di calore familiare, abbracci e dolci creazioni, era il nostro rifugio, un momento in cui la famiglia si ritrovava, si univa e celebrava insieme la bellezza della vita.
Purtroppo con il passare degli anni, quella grande famiglia si è dispersa, lasciandomi un vuoto che solo quei dolci ricordi possono colmare.
Oggi, anche se quei momenti di intima comunione sembrano ormai lontani, ho scoperto che posso ancora rincontrare quel sapore di casa in alcuni fornai e pasticcerie della mia amata città.
Ogni morso mi riporta indietro nel tempo, facendomi rivivere l’amore e la gioia di quei giorni spensierati trascorsi insieme alla nonna e ai miei cugini; un sentimento di famiglia che, pur non avendo la forma di un tempo, continua a vivere in ogni dolce preparato con cura e passione.