Il Reddito di emergenza prossimo alla scadenza di maggio ha avuto una proroga di altri due mesi, ecco i requisiti e chi potrà fare domanda. Il reddito di emergenza è previsto nel Decreto Sostegni Bis. Lo ha rivelato il viceministro allo Sviluppo Economico, Gilberto Pichetto Fratin parlando delle misure contenute nel Decreto Sostegni Bis.
Reddito di emergenza Inps, nuova proroga: fino a quando si potrà chiedere
Altri due mesi di contributi fondamentali per le famiglie, in questo anno e più di Covid-19, che avevano già ottenuto il rinvio dei termini dal 30 aprile al 31 maggio.
Nell’ultima comunicazione dell’Inps era stato infatti chiarito che ” il Decreto sostegni ha previsto il riconoscimento di tre quote di Reddito di emergenza (Rem) per i mesi di marzo, aprile e maggio 2021. Il beneficio sarà riconosciuto – a domanda – ai nuclei familiari in condizioni di difficoltà, in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, e in possesso cumulativamente dei requisiti di residenza ed economici, patrimoniali e reddituali, previsti dalla normativa vigente”.
Reddito di emergenza 1.200 euro, nuova proroga: a ci spetta
Con l’ultima proroga inserita nel Decreto Sostegni Bis, atteso per l’approvazione in Cdm all’inizio della prossima settimana, le famiglie che vorranno chiedere Rem avranno quindi ancora tempo fino a luglio, ma dovranno soddisfare i seguenti requisiti:
residenza in Italia al momento della domanda, verificata con riferimento al solo componente richiedente il beneficio;
un valore del reddito familiare, nel mese di febbraio 2021 inferiore a una soglia pari all’ammontare del beneficio;
un valore del patrimonio mobiliare familiare (con riferimento all’anno 2020) inferiore a 10 mila euro (la soglia è accresciuta di 5.000 euro per ogni componente successivo al primo – fino a un massimo di 20.000 euro – e in presenza di un componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza);
un valore ISEE, attestato dalla DSU valida al momento di presentazione della domanda, inferiore a 15.000 euro.
L’importo erogato può variare da un minimo di 1.200 euro a un massimo di 2.400 euro, tenendo conto della situazione patrimoniale e del numero dei componenti della famiglia, per un contributo economico che può variare da 400 euro a 840 euro ogni trenta giorni. Oltre ai nuclei familiari che possono dimostrare di essere in difficoltà economiche, possono chiedere il Rem anche i soggetti che tra il 1° luglio 2020 e il 28 febbraio 2021 non hanno più percepito l’assegno di disoccupazione NASpI e la DIS-COLL, e possono presentare un ISEE inferiore a 30.000 euro.
Reddito di emergenza 1.200 euro: a chi spetta
Il Reddito di emergenza spetta ai lavoratori precari che rientrano in una serie di categorie, dagli autonomi ai stagionali, ma non possono accedere al sussidio coloro che:
ricevono già altre indennità COVID-19 con le prestazioni pensionistiche, dirette o indirette, a eccezione dell’assegno ordinario di invalidità e dei trattamenti di invalidità civile;
in caso di redditi da lavoro dipendente, la cui retribuzione lorda complessiva sia superiore alla soglia massima di reddito familiare, individuata in relazione alla composizione del nucleo;
con il Reddito e la Pensione di cittadinanza percepito al momento della domanda.