Tetto massimo di 6 persone per tavolo al chiuso (anche di più se appartenenti a 2 distinti nuclei familiari) e nessun limite all'aperto. Le proposte delle Regioni per la ristorazione in zona bianca, come si apprende da fonti della stessa Conferenza delle Regioni, sono state accolte dal governo al termine del vertice tecnico di oggi: un vertice delicato, che vedeva coinvolti esponenti del mondo politico e scientifico per stabilire a quante persone possa spettare il privilegio di condividere il tavolo di un ristorante in zona bianca. Da una parte il ministro della Salute, Roberto Speranza, a rappresentare fino in fondo l'ala rigorista e prudente di un esecutivo chiamato a gestire chiusure e riaperture con il bilancino per evitare al paese di sprofondare nuovamente nell'incubo della pandemia. Dall'altra Mariastella Gelmini, ministro delle Regioni ed esponente di spicco di Forza Italia, a chiedere un po' di prudenza in meno e qualche posto a tavola in più.
Al centro ovviamente i ristoratori, arrabbiati e delusi dalla conferma del ministro Speranza dopo la lunga attesa per la riapertura anche al chiuso. Non più di 4 a tavola se non conviventi, aveva ripetuto il ministro. Anche in zona bianca. Ad appoggiare le proteste dei ristoratori, le Regioni. Proteste, appelli, divisioni all'interno della stessa comunità scientifica che nelle ultime ore avevano fatto capire che qualcosa sarebbe cambiato. Ultimo, questa mattina, il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, che intervenendo ai microfoni di Radio Cusano Campus aveva dichiarato: "Il limite delle 4 persone sedute al tavolo del ristorante deve essere rivisto e spero che venga fatto il prima possibile". "Se si rispetta la distanza, si mette la mascherina negli spazi comuni, non si scambiano posate e bicchieri il problema non si pone – spiega – direi che questa regola va superata, considerando anche che a breve avremo una persona su due in Italia che ha fatto almeno una dose di vaccino. Il rapporto con il ministro Speranza e' un rapporto normalissimo e di confronto".
Ora, la decisione. La restrizione delle 6 persone a tavola per i ristoranti al chiuso potrebbe decadere insieme allo stop al coprifuoco, previsto per il 21 di giugno.