Un bonus da 3000 euro per i titolari di Partita Iva. E’ stato predisposto dal Governo guidato dal premier Mario Draghi. Il Decreto Interministeriale, che vede coinvolti Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ed il Ministero dell’Economia e delle Finanze, è datato 28 luglio 2021 ed è già stato pubblicato sul sito del ministero del lavoro. Il bonus prevede l’esonero parziale dal pagamento dei contributi previdenziali ed è rivolto ai titolari di partita Iva: l’agevolazione è rivolta agli autonomi ed ai professionisti, indipendentemente dall’ente previdenziale a cui sono iscritti. Il limite di spesa massimo è stato fissato in 1.000 milioni di euro. Il bonus voluto dal Governo Draghi nasce grazie all’art. 1, c. 20, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, la cosiddetta Legge di Bilancio, ed ha lo scopo di contenere gli effetti nefasti della crisi economica, innescata dall’emergenza sanitaria, che è andata ad incidere pesantemente sul reddito di professionisti e lavoratori autonomi.
L’intenzione è quella di favorire la ripresa delle loro attività e proprio per questo è stato istituito un Fondo presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, che andrà a finanziare direttamente l’esonero parziale dal pagamento dei contributi previdenziali, che i titolari di partita Iva sono tenuti a pagare. Potranno usufruire del bonus quanti siano iscritti alle gestioni previdenziali Inps e quanti siano iscritti ad altre forme obbligatorie di previdenza ed assistenza, quelle, per intenderci, del decreto legislativo n. 509 del 1994 e al decreto legislativo n. 103 del 1996. Per accedere al bonus è necessario che i diretti interessati abbiano subito un crollo del fatturato del 33% nel 2020 rispetto al 2019.
Bonus da 3.000 euro: a chi tocca
Attraverso la Legge di Bilancio 2021 si è quindi provveduto ad istituire un fondo per finanziare l’esonero parziale dei contributi previdenziali, che sono dovuti per l’anno in corso. Da questo particolare bonus destinato ai titolari di partita Iva sono stati esclusi i contributi integrativi e quelli dovuti all’Inail. Ogni singolo professionista o lavoratore autonomo potrà usufruire di un tetto massimo pari a 3.000 euro su base annua, che sarà calcolato e parametrato su base mensile per ogni singolo titolare di partita Iva. I soggetti interessati a questo bonus sono:
titolari di partita Iva che siano iscritti alle gestioni speciali dell’Ago ed i professionisti iscritti alla Gestione separata di cui all’art. 2, c. 26, della L. n. 335/1995 e che dichiarano redditi ai sensi dell’art. 53, c. 1, del d.P.R. n. 917/1986. Potranno beneficiare del bonus anche quanti siano soci di società ed i professionisti che compongono uno studio associato. Ricordiamo che l’esonero contributivo è valido per l’anno di competenza 2021;
i professionisti che siano iscritti a qualsivoglia ente che gestisca le forme obbligatorie di previdenza ed assistenza per la contribuzione previdenziale relativa all’anno 2021;
infermieri, medici e altri professionisti ed operatori che siano già in pensione, ma ai quali siano stati conferiti degli incarichi di lavoro autonomo o di collaborazione coordinata e continuativa per affrontare l’emergenza sanitaria.
Bonus da 3 mila euro: requisiti
Per poter beneficiare di questo importante bonus i titolari di partita Iva devono essere in possesso di questi requisiti:
nel corso del 2020 devono aver registrato un calo del fatturato o dei corrispettivi almeno del 33% rispetto a quelli registrati nel 2019;
nel corso del 2019 devono aver percepito un reddito complessivo di lavoro o, comunque, derivante dall’attività, che comporti l’iscrizione della gestione, non superiore a 50.000 euro.
Importanti, ai fini dell’ottenimento del bonus è soddisfare anche le seguenti condizioni:
non essere titolati di un contratto di lavoro subordinato. In questo caso non fa testo il contratto di lavoro intermittente senza diritto all’indennità di disponibilità;
non devono percepire una pensione diretta. Viene escluso l’assegno ordinario di invaliditò o qualsiasi altro emolumento che sia erogato da un qualsiasi ente di previdenza obbligatoria, che serva ad integrare il reddito a titolo di invalidità.
Un bonus anche per i professionisti iscritti ad un ordine professionale!
Il bonus è destinato anche ai professionisti che siano iscritti alle casse di previdenza private. Il bonus copre i contributi di competenza per il 2021 e che siano in scandenza entro il 31 dicembre 2021. Vengono esclusi, dal pacchetto, i contributi integrativi. I titolari di partita Iva devono presentare l’istanza per ottenere il bonus entro e non oltre il 31 ottobre 2021, seguendo lo schema previsto dalle stesse casse private.
Queste provvederanno a comunicare all’Agenzia delle Entrate i soggetti ai quali è stato concesso l’esonero, rispettando termini e modalità previste dai vari provvedimenti ministeriali e all’Inps per ricevere tutte le indicazioni per effettuare i controlli. Le stesse Casse comunicano (con cadenza mensile a decorrere dal 1° maggio 2021) al Ministero del lavoro e delle politiche sociali e al Ministero dell’Economia e delle Finanze i risultati del monitoraggio delle istanze ammesse. Il limite di spesa destinato ai professionisti ordinistici è pari a 1.000 milioni di euro.