Bonus 2022, ecco come cambiano i bonus edilizi. Tutti i dettagli dal bonus facciate al 90% che non dovrebbe avere una proroga per il 2022 al superbonus 110%. Si tratta di nuove modifiche che dovranno poi trovare un riscontro concreto nella legge di bilancio, all’esame del governo la prossima settimana. Ma vediamo quali sono le novità. Il bonus facciate al 90% secondo le ultime notizie non dovrebbe trovare una proroga oltre il 31 dicembre 2021. L’ipotesi di una continuazione anche nel 2022 era stata presa in considerazione nei giorni scorsi, chiesta a gran voce dalle categorie economiche, come scrive IlSole24Ore, ma martedì non rientrava più nel ventaglio delle misure che il governo aveva intenzione di inserire nel Documento programmatico di bilancio (Dpb) prima e nella legge di bilancio poi.
Questo nonostante ancora alla riunione della cabina di regia della mattinata Pd e Lega si siano fatti portatori di una richiesta di proroga con décalage, cioè con una percentuale di sconto via via più bassa. La proroga al prossimo anno, negata al bonus facciate, sarà invece concessa alle due agevolazioni “ordinarie” del 50% per il recupero e le ristrutturazioni edilizie semplici e del 65% per gli interventi di efficientamento energetico che non rientrano nel Superbonus (per esempio gli interventi sulle singole unità immobiliari non “trainati” dal 110%). Negli sconti del 50% per le ristrutturazioni rientreranno dal 1° gennaio (fanno testo i pagamenti effettuati con bonifici) anche gli interventi sulle facciate che non potranno più godere del super sconto.
Le novità per il superbonus 110%
Al momento pare non ci siano dubbi sulla proroga del Superbonus al 110% fino a dicembre del 2023. Il 110% sarà prorogato al 31 dicembre 2023, come avevano chiesto tutte le forze politiche e il Parlamento a più riprese con diverse risoluzioni. Non sarà, però, una proroga piena, bensì una proroga selettiva, limitata ai condomini e agli Istituti autonomi case popolari (o equivalenti). Saranno escluse dal rinnovo le villette e le altre tipologie di immobili che potranno godere del beneficio soltanto fino al 2022: gli edifici unifamiliari e quelli composti da due a quattro unità immobiliari indipendenti e distintamente accatastate.
Per queste tipologie, per altro, bisogna ancora capire se sarà prevista un’estensione piena del beneficio fiscale al 2022 o se la norma resterà come è oggi, vale a dire con il termine fissato al 30 giugno 2022 e la possibilità di usufruire degli sconti fino al 31 dicembre 2022 soltanto per completare l’intervento e soltanto se nei primi sei mesi si è raggiunto almeno il livello del 60% rispetto ai lavori previsti.