Cartelle esattoriali della rottamazione ter in pagamento entro il 30 novembre anche se buona parte delle forze politiche in maggioranza chiede un ulteriore rinvio fino a fine anno. Il 30 novembre scadono i termini del pagamento della Rottamazione ter, quattro rate riguardanti il 2021, due del 2020 e due del Saldo e stralcio. Un provvedimento del governo in questo senso potrebbe rappresentare il preludio a una rottamazione quater. Al momento sono diversi gli emendamenti convergenti al decreto legge in materia fiscale da parte dei parlamentari di Forza Italia, Lega e Pd, già depositati in commissione Finanze al Senato (ecco in quanti ha riguardato lo stralcio dei ruoli). L’insistenza dei partiti sul governo punta al rinvio a fine anno delle scadenze di fine novembre o di redistribuire i pagamenti in quattro rate ogni tre mesi, con una prima quota entro la fine dell’anno che dovrebbe ammontare al 30% del debito, mentre il restante 70% da ripartire nel resto del prossimo anno (qui abbiamo parlato del nuovo servizio online dell’Agenzia delle Entrate).Per l’operazione mancherebbero però lo stanziamento di circa 500 milioni di euro in Manovra
Rottamazione quater e cartelle esattoriali
A partire dagli inizi del 2022, la possibilità poi di una rottamazione quater per le cartelle che scadono dopo quelle comprese nella rottamazione ter, quindi oltre il 30 novembre 2020 (qui abbiamo parlato dell’ipotesi della rottamazione quater). Il M5s ha preparato un emendamento al Dl fiscale, per i debiti riferiti al 31 dicembre 2020, come spiegato dal vicepresidente del gruppo M5s al Senato, Marco Pellegrini: “Riteniamo fondamentale continuare a dare respiro ai contribuenti, nel solco di quanto cominciato dal governo Conte II a partire da marzo 2020. Per questo nel pacchetto degli emendamenti segnalati dal Movimento c’è la nostra proposta di una rottamazione quater delle cartelle esattoriali per debiti fiscali fino al 31 dicembre 2020.”
“Si tratta di una misura che azzererebbe sanzioni e interessi, ma non il debito fiscale originario – precisa il senatore. Insieme all’altro nostro emendamento segnalato, che intende portare da 72 a 120 il numero delle rate per spalmare in via ordinaria il pagamento delle cartelle, la proposta si inserisce in un percorso di ulteriore alleggerimento degli oneri fiscali già presente nel testo del Dl fiscale ora all’esame della Commissione finanze del Senato”.