Il bonus facciate è stato prorogato dal Governo nel 2022 ma ci sono delle novità. Vediamo cosa cambia dal prossimo anno? Il bonus facciate 90% diventerà bonus facciate 60%, semplicemente. In un primo momento l'idea del Governo era quella di non prorogare il bonus facciate privilegiando altre misure più importanti come il Superbonus ma poi, settimana dopo settimana, la situazione è cambiata. Infatti, più passavano i giorni e più il Governo Draghi ha mostrato la propria intenzione a ritrattare, in quanto togliere di punto in bianco il bonus poteva essere troppo drastico, motivo per cui è arrivato ad una decisione che ptoremmo definire intermedia.
Inoltre, il Governo è ben consapevole del fatto che questi bonus sono stati pensati anche per spingere il settore dell'edilizia, fortemente strategico in Italia, che però attualmente è sotto pressione e c'è una domanda che non è in grado di soddisfare. Chi infatti volesse usufruire del bonus oggi, si ritroverebbe a dover temporeggiare ed attendere lunghi periodi prima di trovare l'impresa edile giusta che svolga i lavori in tempi ragionevoli. I lavori arretrati sono tanti, tantissimi, ma cancellare la misura non sarebbe stata una scelta così ragionevole come sembrava. Se infatti da un lato è evidente che certi bonus non possano durare in eterno, a prescindere dalla loro natura, è dall'altro altrettanto evidente che una certa gradualità può aiutare i cittadini ad usufruire in maniera più agevole della misura ed a non creare esclusi. Nel prossimo paragrafo vedremo però altri "perché" che hanno guidato la scelta del Governo, in particolare rispetto agli obiettivi prefissati ed alle esigenze dell'Unione Europea, indirettamente molto coinvolta in queste delicate questioni nazionali.
Bonus facciate 2022: l'influenza dell'Unione Europea
Se da un lato il Governo ha potuto agire autonomamente nel decidere cosa farne del Superbonus, del bonus facciate e degli altri bonus edilizi, dall'altra è sempre più pesante l'influenza dell'Unione riguardo tematiche come queste, soprattutto quando muovono molto denaro. L'Unione vuole infatti che questi bonus siano sì confermati, ma che vadano nella giusta direzione in termini di obiettivi: un bonus senza obiettivi condivisi dall'Europa è un bonus sostanzialmente inutile, un aiuto sì ai cittadini ma che non mira alla crescita ed al miglioramento. Per questo semplice motivo, l'Unione Europea ha mostrato di preferire in maniera netta il Superbonus. Basta pensare alla natura del bonus in confronto al bonus facciate per capirne il motivo. Il Superbonus ha infatti come principali obiettivi la sostenibilità e la messa in sicurezza delle case degli italiani. Invece il bonus facciate che obiettivi ha? Il coefficientamento energetico non è coinvolto e neanche la sicurezza, se non in senso molto ampio. Per questo il Governo aveva inizialmente pensato di lasciar decadere il bonus facciate portando avanti solo il Superbonus 110%, salvo poi fare marcia indietro ed optare per una soluzione intermedia: bonus facciate tagliato al 60% e Superbonus riconfermato, ma ancora per poco.
Bonus facciate 2022: sconto in fattura e cessione del credito
In ultimo, vediamo un aspetto tecnico non ancora trattato ma solo accennato, relativo alla possibilità di recuperare il credito che si misura in un tempo molto più breve rispetto ai già visti dieci anni. Parliamo di due alternative molto valide: lo sconto in fattura e la cessione del credito. Lo sconto in fattura non è altro che un vero e proprio sconto pari alla percentuale di detrazione, in questo caso il 90% (dall'anno prossimo il 60%), pagando quindi solo la cifra rimanente. Sarà poi l'impresa edile che ha svolto i lavori a recuperare dallo Stato quanto dovuto. La cessione del credito, invece, è un altro metodo molto semplice e conosciuto: si "sconta" la cifra maturata come detrazione in banca, riscuotendo immediatamente la somma ma ovviamente al netto degli interessi, come sempre accade quando ci sono di mezzo le banche.