Il Consiglio di Amministrazione del Consorzio di Tutela del Ragusano Dop è al lavoro per elaborare una serie di proposte e di iniziative tese ad intensificare l’attività di tutela, di promozione e di vigilanza del consorzio. Il tutto sarà presentato entro questo mese all’Assemblea dei Soci che dovrà approvare il regolamento che dovrà orientare il comportamento dei singoli operatori della filiera.
Il provvedimento sarà necessario per una uniforme presentazione del prodotto nelle fiere, nei momenti espositivi, nei mercati nel rapporto coi consumatori. Se n’è parlato nel corso della recente riunione fatta in vista della preparazione del bilancio e degli adempimenti statutari. Il lavoro fatto non potrà non dare i suoi frutti. E se i livelli produttivi si confermano incoraggianti (nonostante la persistente crisi del settore zootecnico), non può essere sottovalutato il fatto che altri caseificatori ed altri produttori di latte avente le caratteristiche richieste per la produzione del “ragusano dop”, hanno chiesto di far parte del Consorzio e sono stati ammessi, iscritti nel libro dei soci e sono stati autorizzati a produrre il formaggio destinato ad essere marchiato con la denominazione di origine protetta.
“Le difficoltà non mancano ma i risultati conseguiti fanno ben sperare – ha sottolineato il direttore del Consorzio Enzo Cavallo – La competizione sui mercati è sempre più difficile e per contrastare la concorrenza occorre puntare sulla qualità offrendo prodotti del nostro territorio, garantiti, tracciabili e facilmente riconoscibili. Il lavoro è stato finalizzato a questo e con la modifica del disciplinare di produzione con la quale viene regolata la commercializzazione del “porzionato” e del “grattuggiato” e l’introduzione della “etichetta”, credo che abbiamo in mano tutti gli elementi per lanciare meglio il ragusano sui mercati e per meglio garantire i consumatori” .