“La fatturazione elettronica per noi commercialisti è diventata un’odissea. E adesso siamo pronti anche ad azioni eclatanti per puntare i riflettori su tutte le criticità che ancora stentano ad essere risolte”. A dirlo è Rosa Anna Paolino, presidente di Anc Ragusa, l’associazione sindacale che raggruppa i commercialisti operanti sul territorio.
Il sistema di interscambio (Sdi) che permette l’afflusso dei dati tra le varie attività economiche sarebbe andato in crash. “E tutto ciò – prosegue Paolino – nonostante l’amministrazione finanziaria, l’Agenzia delle entrate e il ministro abbiano sempre negato che esistano delle criticità. Anc aveva puntato il dito su un’altra grossa questione, il trattamento dei dati sensibili che viaggiavano in iCloud. E in effetti, il garante della privacy ha focalizzato le nostre istanze, comminando un cartellino giallo all’amministrazione, chiedendo alla stessa di attivarsi affinché nei primi mesi del 2019 le anomalie potessero essere risolte. A oggi non ci risulta nulla di tutto ciò. Ma Anc è andata oltre presentando un ricorso presso il Tribunale civile di Roma avverso l’Agenzia delle entrate per richiedere il differimento dell’entrata in vigore della fatturazione elettronica.
E questo non perché i commercialisti non erano pronti ad attivarsi ma solo perché si chiedeva che venissero risolti questi vizi relativi all’uso improprio dei dati. L’elenco dei malfunzionamenti che continuano ad arrivare ad Anc da parte dei contribuenti e dei professionisti va via via incrementandosi. Quali sono? “Mancano – aggiunge il presidente di Anc Ragusa – procedure minime di controllo sul Sistema di interscambio che non permette, ad esempio, in questo momento di non duplicare delle fatture emesse in modo erroneo; poi si registra la difficoltà della gestione dei documenti che arrivano allo Sdi per non parlare del mancato rispetto dei cinque giorni entro i quali lo Sdi dovrebbe asseverare l’esattezza della fattura inviata. A queste, poi, se ne aggiungono altre più gravi.
In questi ultimi giorni siamo venuti a conoscenza che soggetti terzi si registrano e possono variare le credenziali dell’Iban inserite all’interno delle fatture emesse, modificando le coordinate bancarie. Gli istituti di credito stanno consigliando ai propri clienti, prima di autorizzare delle operazioni di pagamento, di verificare se in effetti l’Iban utilizzato è quello corretto. Siamo sconcertati dalla gravità della situazione e dall’insensibilità dell’amministrazione per il fatto di non volere prendere in considerazione le criticità messe in luce dall’inizio. “Un’altra stortura – aggiunge Paolino – il bando del Mef che ricerca figure professionali specializzate da utilizzare ma senza onorario. E’ inammissibile, significa svilire la categoria.
Ecco, sono queste tutta una serie di motivazioni che hanno portato la categoria a pensare seriamente di predisporre un’azione eclatante, astenendosi dall’attività. Intanto, per quanto riguarda gli appuntamenti formativi, l’Anc di Ragusa ha predisposto per venerdì 15 marzo un altro evento che, a partire dalle 15, sarà ospitato al centro studi “Feliciano Rossitto”. Al centro dell’attenzione “Le novità della dichiarazione Iva 2019”. A relazionare sarà l’esperto Ernesto Gatto.