Accordi Cina-Italia, l‘associazione Confronto chiede la valorizzazione del Porto di Pozzallo. Durante la recente visita a Roma del presidente della Repubblica Popolare Cinese Xi Jinping, sono stati definiti e sottoscritti 29 accordi commerciali per non meno di 25 miliardi di euro.
Con il progetto “Belt and Road Iniziative” la Cina mette in campo fondi milionari, erogati attraverso le maggior banche, per la realizzazione di infrastrutture logistiche che consentano di velocizzare le spedizioni di prodotti cinesi. Se n’è parlato nel corso del Consiglio direttivo dell’associazione Confronto che già qualche anno fa aveva sollevato il problema della pericolosa “cinesizzazione” del territorio, per la soluzione del quale è stato a suo tempo chiesto il massimo rispetto delle regole e controlli adeguati, l’associazione non ha alcuna difficoltà nell’affermare che, oggi, la cosiddetta “via della seta” possa aprire scenari importanti e positivi per il nostro export a condizioni di garantita reciprocità. Nel percorso di avvicinamento al nostro Continente attraverso la via marittima della seta, i cinesi hanno già costruito strade, porti e ferrovie in alcuni Paesi africani. La Tanzania, ad esempio, piccola città costiera, diventerà il più grande porto dell’intera Africa.
“Confronto” ritiene che occorre, a livello politico, elaborare un progetto organico dei trasporti e della logistica che tenga conto soprattutto della eccezionale posizione strategica della Sicilia nell’area del Mediterraneo. E, in questo contesto programmatico, l’associazione non può non ribadire, ancora una volta e a maggior ragione, la necessità di valorizzare il porto di Pozzallo che accusa i limiti di una conduzione “fai da te”, atteso che la Regione Siciliana continua a lasciare irrisolto il problema della vacatio gestionale di una infrastruttura che, assieme all’aeroporto di Comiso e all’autoporto di Vittoria, rappresenta un vero volano di crescita e sviluppo per la provincia e l’intera area del Sud-Est.