La provincia di Ragusa non può più aspettare e la Cna territoriale lancia la proposta: “Creiamo le condizioni per fare diventare l’intera area iblea una vera e propria destinazione turistica”. Ma per concretizzare tale obiettivo occorre mettere a sistema tutto ciò che riguarda l’indotto che si occupa di turismo, dalla ricettività all’intrattenimento, dalla logistica al marketing alla promozione.
E, naturalmente, tutto ciò presuppone il fatto che sia creato un brand che contraddistingue una destinazione turistica vera e propria. A sostenerlo è il presidente territoriale della Cna di Ragusa, Giuseppe Santocono, che, con il responsabile territoriale Cna Turismo e Commercio, Alessandro Di Martino, ha messo a punto una vera e propria strategia per concretizzare l’obiettivo. E’ vero, si dice che i flussi siano aumentati ma non è certo dipeso dagli investimenti che il territorio ha attivato in questo senso. Chi viene dalle nostre parti lo fa per svariati motivi: può essere l’effetto Montalbano oppure il fatto che si intercettino i flussi canalizzati tra Siracusano e Agrigentino. Secondo la Cna occorre puntare maggiormente sul turismo di nicchia che possiede una potenzialità economica alquanto interessante.
Ma non solo. Sono da individuare figure professionali che fanno questo proprio di mestiere, il “Destination maker”. Figure che si occupano della promozione di un territorio sui canali più importanti per incrementare il numero dei viaggiatori, creando tutto ciò che serve, dalla grafica ai programmi, ai progetti, per attirare i visitatori”. “La Cna – continuano Santocono e Di Martino – rivendica il fatto di essere stata la prima a parlare di destinazione turistica ed ecco perché già da mesi stiamo lavorando per la costituzione dei raggruppamenti, in ogni comune, di Cna turismo e commercio. Ciò fa comprendere agli associati che siamo una organizzazione che avanza proposte concrete”. Destinatari di questa proposta dovrebbero essere le varie amministrazioni comunali presenti in provincia di Ragusa.
“Sia beninteso – dicono ancora Santocono e Di Martino – individuare dodici professionisti per i dodici Comuni del nostro territorio potrebbe rappresentare uno spreco di risorse. Piuttosto, si potrebbe utilizzare il sistema della collaborazione tra i Comuni come già in parte accade con le partnership che gli enti locali territoriali attivano ogni qualvolta, ad esempio, l’ente decide di andarsi a promuovere in una fiera. Inoltre, una parte dei proventi della tassa di soggiorno potrebbe essere utilizzata proprio per questo motivo. Vogliamo mettere in rete gli attori protagonisti del comparto, aspetto non facile, promuovendo tutto ciò attraverso il canale del marketing territoriale che consente di creare delle interazioni specifiche e che ci garantisca di raccordare i vari comuni del territorio, facendo sistema con le altre realtà territoriali della nostra isola. La Cna è a disposizione per avanzare proposte poiché già in contatto con i professionisti del settore.