A cinque giorni dall’entrata in vigore della legge 37 del 2019, nel mondo degli agenti immobiliari c’e’ parecchia incertezza. La norma approvata 9 mesi di discussione tra governo e Parlamento interrompe una procedura d’infrazione europea per l’Italia aperta nel 2018, per la mancata applicazione della direttiva comunitaria 36 del 2005.
Bruxelles contestava al nostro Paese un’eccessiva rigidita’ nella regolazione dell’attivita’ di agente mediatore, categoria in cui rientrano gli agente immobiliari. Ora e’ arrivata la modifica tanto attesa all’articolo 5 comma 3 della legge 39 addirittura del 1989. Ora che la riforma e’ approvata, aprendo agli agenti la possibilita’ di offrire altri servizi oltre alle mera gestione della vendita, il Mise ha fatto circolare una prima interpretazione della legge, che invece chiude nuovamente le porte appena aperte, con molta fatica. A Torino la Fiaip, la Federazione italiana degli agenti immobiliari professionali, ha chiamato a raccolta i suoi iscritti piemontesi per fare il punto.
"Abbiamo incontrato il responsabile del legislativo del Mise lunedi’, ci aspettiamo che arrivi una circolare interpretativa a brevissimo sulla nuova legge. Altrimenti torneremo in procedura d’infrazione come Paese, noi siamo quelli che vogliono costruire ponti, e non costruire muri", ha spiegato il presidente Gian Battista Baccarini. Con chi ce l’ha? L’elenco e’ lungo, perche’ se il Mise confermera’ l’interpretazione che da la Fiaip alla legge, d’ora in poi l’agente immobiliare potra’ anche fare: l’amministratore di condominio, il consulente assicurativo, il consulente del credito, essere titolare o socio di una societa’ di formazione, erogare servizi imprenditoriali strumentali alla gestione di locazioni non solo quelle brevi-turistiche.
Proprio quest’ultima voce e’ quella piu’ interessante in chiave futura, perche’ dietro quest’articolata definizione si celano coloro che affittano tramite servizi come Airbnb, la seconda casa al mare o anche in citta’. Con la legge appena introdotta infatti, si potra’ affidare all’agenzia la gestione di questi immobili, offrendo servizi di pulizia e riordino, consegna e ritiro delle chiavi, "controllo" degli affittuari, partecipazione alla gestione dell’immobiliare se all’interno di un condominio. Si eviteranno cosi’ inutili e costosi viaggi per controllare lo stato in cui l’affittuario ha lasciato l’appartamento dopo un fine settimana. "Si va verso agenzie immobiliari multidisciplinari, al passo con i tempi, per dare ai cittadini risposte certe in tempi", ha spiegato Baccarini.