La commissione Agricoltura del parlamento Ue ha votato un emendamento dell’on. Giuseppe Milazzo, del gruppo Ppe, sui finanziamenti per la riconversione di agrumeti e uliveti danneggiati da fitopatie. “Si tratta – commenta l’on. Orazio Ragusa, presidente della commissione Attività produttive all’Ars – di una misura vitale per gli agricoltori che sarà inserita già nella programmazione 2020.
E’ prevista l’adozione di un piano di finanziamento per supportare i costi di riconversione degli agrumeti e uliveti siciliani colpiti da agenti fitofagi o patologici. Non bisogna dimenticare che ci sono virus come la Tristeza per le arance, il Mal secco per i limoni, la Tuta absoluta per i pomodori che colpiscono la nostra agricoltura, anche quelli della provincia di Ragusa, mettendo in ginocchio il comparto e arrecando gravi disagi e perdite economiche. Ringraziamo l’on. Milazzo che si è fatto portatore delle istanze provenienti dagli operatori del settore e speriamo che questa misura, pronta a inserirsi nella nuova programmazione del bilancio dell’Unione Europea, possa, a tutti gli effetti, garantire delle risposte per fronteggiare il dilagare di queste fitopatie altamente distruttive. Ma non solo. Con l’emendamento in questione si intende attuare una riconversione degli attuali agrumeti e uliveti, impiantando varietà più resistenti.
Altro punto nodale che dovrebbe permettere nella maniera migliore il rilancio del settore. Dal nostro osservatorio, naturalmente, saremo vigili affinché questo percorso possa concludersi nella maniera auspicata da tutti, vale a dire l’arrivo delle risorse economiche Ue a chi ne ha effettivamente bisogno. Tra l’altro, in primo piano merita di essere posta anche la collaborazione istituzionale al servizio dei territori, in questo caso a supporto del comparto agricolo. Mi farò carico, infatti, di incontrare l’on. Milazzo per verificare se tale percorso potrà essere allargato al carrubo al fine di debellare le ultime fitopatie esistenti e risarcire i proprietari che hanno dovuto fare i conti con danni non da poco”.