“Il Libero Consorzio Comunale di Ragusa vuole tornare ad avere un ruolo propositivo e protagonistico nella pianificazione territoriale provinciale, così come l’ho avuto in passato.
E la salvaguardia della costa è un tema su cui dobbiamo impegnarci insieme ai Comuni per favorirne la tutela e combattere l’erosione”. Lo ha detto il Commissario straordinario del Libero Consorzio Salvatore Piazza intervenendo oggi ad Acate alla prima giornata dei lavori del progetto ‘Coasting’ promosso dalla Sovrintendenza del Mare e dei Beni Culturali e Ambientali di Ragusa.“Ho apprezzato molto le parole del Sovrintendente di Ragusa Giorgio Battaglia – ha aggiunto Piazza – perché ha rimarcato il ruolo insostituibile dei Liberi Consorzi. E da questo convegno mi auguro possa emergere un documento finale che ridia centralità a questo ente”. Il dirigente del settore ‘Lavori Pubblici e Infrastrutture’ Carlo Sinatra nella sua relazione si è soffermato sulla pianificazione territoriale sovra comunale dove l’ex provincia di Ragusa rivendica il ruolo di ente sovra comunale nella governance dell’ambito costiero.
“Siamo a disposizione – ha detto Sinatra – qualora per ricoprire tale ruolo qualora si dovesse verificare la necessità di un coordinamento delle azioni pianificatorie, a cominciare dall’ammodernamento della litoranea che va da Marina di Acate a Santa Maria del Focallo”. Il convegno è finalizzato alla presentazione del progetto ‘Coasting’, cofinanziato per 48 milioni di euro dal Fesr- Fondo di Sviluppo Regionale Europeo nell’ambito del programma Interreg Med, che mira a migliorare la qualità e l’uso delle risorse naturali per creare responsabilità attraverso un processo di partecipazione in modo da sviluppare un quadro coerente per il recupero e la gestione costiera aumentando il coordinamento e l’integrazione tra le azioni relative al turismo costiero e marittimo responsabile nell’area del Mediterraneo.
Il territorio di Ragusa è area-pilota in questo progetto perché oggi la costa ha subìto un intenso processo di urbanizzazione causato da bisogni abitativi, usi agricoli e industriali, sfruttamento turistico basato su modelli di uso intensivo. Il paradosso di questo processo è che i luoghi che una volta venivano consideratati una risorsa economica per il turismo, oggi sono a rischio di non essere più attraenti a causa del degrado e della pressione eccessiva, ecco quindi la necessità di una nuova progettualità che affronti le sfide comuni di un approccio mutevole al turismo costiero basato su politiche mirate ad azione di recupero costiero e gestione sostenibile.