I direttivi sezionali di Confcommercio dell’area modicana, vale a dire Modica, Ispica, Scicli e Pozzallo, si sono riuniti, ieri sera, nella sede pozzallese dell’associazione di categoria per fare il punto sulla controversa questione riguardante la realizzazione dell’impianto di biometano in contrada Zimmardo Bellamagna, territorio di Modica ma proprio alle porte della città marittima di Pozzallo. All’incontro hanno partecipato, oltre ai componenti dei direttivi in questione, il presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Gianluca Manenti, il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, e l’on. Giorgio Assenza.
I rappresentanti delle associazioni di categoria hanno espresso, all’unanimità, una serie di perplessità, anche consistenti, sull’iter portato avanti e sull’ubicazione dell’impianto. E’ stato auspicato che, a fronte di scelte così importanti, il coinvolgimento dei territori nella maniera più estesa possibile diventi un modus operandi obbligato. Anche sulla programmazione, è stato detto, si rende necessaria una logica di coinvolgimento in grado di garantire delle risposte che si possano definire all’altezza della situazione. L’on. Assenza, dal canto proprio, ha annunciato che martedì mattina, a Palermo, ci sarà, sulla delicata vicenda, una riunione congiunta della terza commissione, Attività produttive, e della quarta commissione, Ambiente e
territorio, all’Ars. Il sindaco Ammatuna ha manifestato la forte rimostranza della collettività a fronte della realizzazione di un impianto che rischia di mettere seriamente a rischio la qualità dell’aria e non solo. I direttivi Confcommercio del comprensorio modicano, dopo avere preso atto delle varie posizioni emerse, hanno formalizzato un invito specifico ai Consigli comunali dei quattro comuni interessati affinché, a loro volta, possano esprimersi sul controverso caso. Inoltre, Confcommercio ha auspicato che, per il futuro del territorio, le linee di sviluppo possano diventare oggetto di confronto con le associazioni di categoria proprio per evitare fughe in avanti di cui non si comprendono le ragioni e per concertare un modello di crescita che vada bene per tutti, rispondendo alle reali esigenze dell’area di riferimento.