Ragusa – La Confesercenti di Ragusa, in una lettera inviata al Prefetto di Ragusa, ai sindaci iblei e alla Commissione straordinaria del Comune di Vittoria, chiede di uniformare gli orari di chiusura delle attività autorizzate a restare aperte in base al Dpcm del 9 marzo 2020. “In riferimento al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 marzo 2020 contenente ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, in previsione che la situazione emergenziale è ancora in atto e il ‘picco’ dei contagi è previsto nei prossimi giorni, appare opportuno uniformare gli orari di chiusura delle attività dei pubblici esercizi individuate nell’allegato 1 del suddetto Dpcm del 9 marzo 2020”.
A scriverlo in una nota indirizzata al Prefetto di Ragusa, Filippina Cucuzza, ai sindaci iblei e alla Commissione straordinaria del Comune di Vittoria è la Confesercenti di Ragusa. “Chiediamo – dice il presidente di Confesercenti Ragusa, Luigi Marchi – la chiusura alle ore 18 delle attività aperte al pubblico (panifici, supermercati, tabaccai, giornalai, ecc) ad eccezione delle farmacie e della ristorazione con consegna a domicilio che invece possono restare aperti fino alle ore 23.30. Tale proposta nasce dall’esigenza e dall’urgenza di evitare la periodicità di uscita dei cittadini in maniera costante durante gli orari di apertura e ridurre la presenza nei luoghi pubblici in maniera sostanziale”.
“Per quanto riguarda invece il settore panificazione – dice il direttore, Massimo Giudice- si propone il divieto di panificazione dopo le ore 15 con l’obbligo della chiusura alle ore 18.00 e l’auspicio che la commercializzazione avvenga solo per i prodotti panificati in proprio. E’ auspicabile pertanto l’emissione di nuove ordinanze sindacali finalizzate all’uniformità degli orari di chiusura in modo uniforme in tutto il territorio, ribadendo sempre e comunque le norme che le aziende devono rispettare così come previste nei Dpcm, recanti misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19.