Modica – Riaprono fiorai e florovivaisti. A seguito di comunicato ufficiale da parte del Ministero per le politiche agricole e dopo aver sentito telefonicamente il Ministro Teresa Bellanova il comparto florovivaistico, ivi compresi allevamenti, vivai e vendita al dettaglio, può riprendere la normale attività lavorativa. Tale comparto, che in provincia di Ragusa corrisponde ad una grossa fetta del Pil, è stato infatti equiparato all’intero comparto agricolo.
Purtroppo in queste ultime settimane i produttori di piante e fiori sono stati costretti a distruggere gran parte della loro produzione primaverile causando un danno economico di proporzioni immani. “Sentendo al telefono il Ministro Bellanova – commenta il Sindaco Abbate – mi ha ribadito di aver sollecitato il Ministero dell’Interno affinché inviasse una nota ai Prefetti, allegando una sua chiarificazione dove si ribadisce che fiori e piante rientrano fra i prodotti agricoli, e il funzionamento della filiera di produzione e commercializzazione di questi prodotti è permessa.
Il Ministro si è anche detta fiduciosa che questa ultima circolare possa eliminare ogni dubbio”. Il Ministro Bellanova lo ha anche ribadito pochi giorni fa con una comunicazione ufficiale inviata al Comune di Palermo dove, citiamo testualmente, dice che “il DPCM del 22 marzo ammette espressamente l’attività di produzione, trasporto e commercializzazione di prodotti agricoli consentendo anche la vendita al dettaglio di semi, piante e fiori ornamentali, piante in vaso e fertilizzanti”. “Alla luce di questa importante comunicazione – continua il Sindaco – tutto il comparto floro- vivaistico, compresi i rivenditori al dettaglio, potranno riprendere la loro normale attività lavorativa rispettando però le restrizioni regionali quali la chiusura domenicale e nei giorni festivi e la chiusura alle 19:00 nei giorni feriali.
Per il resto possono riprendere senza problemi considerando le norme in materia di igiene e contenimento del virus. Per aprire dovranno prima effettuare opera di sanificazione presso i locali che poi sarà soggetta a controlli da parte degli agenti della Polizia Locale. Mi auguro che tutti gli addetti al settore possano contenere le perdite il più possibile e che possano risollevarsi da questa situazione in cui sono precipitati a causa della chiusura forzata. Non ci dimentichiamo naturalmente che la priorità è sempre quella di far fronte all'emergenza sanitaria, ma allo stesso tempo dobbiamo affrontare anche l'emergenza economica e alimentare. Sono dell’idea che bisogna investire risorse non per fare assistenzialismo, ma per far ripartire le imprese”.