Ragusa – C’è un tempo per tutto, anche per fermarsi, riprendere contatto con l’anima più autentica dei luoghi e godere della loro bellezza. E ci sono posti dove la lentezza è un valore in più, in grado di regalare la dimensione di un’esperienza che diventa scoperta, donando il tempo giusto per ammirare ciò che c’è intorno e gustare una cucina legata al territorio. A Ragusa Ibla esiste un luogo amico del tempo e delle cose buone, il ristorante Cenobio. Già il suo logo riportante una delle meridiane presenti nel chiostro dell’edificio ne anticipa l’identità. Il ristorante è ospitato all’interno dell’Antico Convento dei Cappuccini, immerso nel verde dei Giardini Iblei, dinanzi una magnifica vallata.
Lo chef Francesco Mastronardi propone una cucina dove si rispetta il ritmo delle stagioni ed il lavoro dei piccoli produttori, dove la tecnica sa sposarsi bene alla semplicità e all’estetica dei piatti, mero cibo per l’anima. Il prossimo 26 giugno l’apertura del ristorante al pubblico, con tutti gli accorgimenti dettati dal dopo lockdown per rendere più sicura e piacevole la sosta gourmet. Il menu è composto da tre proposte (con piatti vegetariani, di pesce e di carne) e da tre dessert che abbracciano i valori della mediterraneità, della stagionalità, della sostenibilità nonché eticità degli ingredienti. E sarà lo stesso chef che avrà il piacere di raccontarli accogliendo gli ospiti nel giardino che si apre sulla scenografica vallata dell’Irminio o all’interno della sala affrescata del Cenobio. “Il menu prevede anche degli speciali del giorno sulla base della disponibilità delle materie prime – precisa lo chef Mastronardi-, mentre le varie pietanze proposte à la carte prevedono una versione gluten free. Chi ama mangiare vegano potrà puntare su piatti quali il timballo di patate e tenerezze, l’insalatina di peperoni, la crema di zucchine estive o la nostra pappa al pomodoro. Per i bambini oltre ad una versione semplificata dei piatti in carta è possibile proporre una pizza ed un hamburger in una versione semplice e genuina. Grande attenzione infine al cestino del pane, contenente diverse tipologie di pani prodotti con grani locali”. Da provare fra gli antipasti il Toast di pane nero e gambero rosa con insalatina di polpo e calamaro e gazpacho verde mentre per gli amanti della pasta i Tortelli ripieni di ricotta ed erbette del convento su verdure “accaponate” e crumble di pinoli. Fra i dolci metterà tutti d’accordo il Biancomangiare di latte di mandorla, melone marinato e biscotto di fondente modicano (vegano- gluten free).