Roma, 23 lug. – – “L'Eni del futuro sarà quella che è nata sei anni fa con un sviluppo delle tecnologie essenziali per costruire qualcosa di nuovo. Questa costruzione nuova è nata in un momento particolare della nostra storia perchè nel 2015 è caduto il prezzo del petrolio e poi è nata anche per la necessità di creare un'energia pulita che possa arrivare ai nostri clienti completamente decarbonizzata” dall'elettricità al gas fino alla mobilità. Lo dichiara Claudio Descalzi, amministratore delegato dell'Eni, ospite di AdnkronosLive .
Per far questo, sottolinea Descalzi, “dobbiamo lavorare su due binari quello che hai oggi che devi sviluppare e rendere efficiente, e quello che sarai domani con la trasformazione tecnologica ma anche culturale. Abbiamo le tecnologie e abbiamo la capacità di finanziare nuovi sviluppi”. In questi anni, spiega l'ad di Eni, è stato fatto un percorso e “lo abbiamo fatto in modo organico: abbiamo sviluppato le nostre tecnologie in casa”.
“Ingegneri, fisici, geologi e ingegneri di Eni hanno sviluppato le tecnologie e questo ha permesso di cambiare anche la cultura”. L'obiettivo, dunque, conclude Descalzi, “è lavorare bene in modo efficiente su quello che crea il cashflow necessario per investire in quella che sarà la nuova Eni”.
Per cambiare modello di sviluppo “la pandemia può essere un'opportunità” ma bisogna puntare sui valori, sulle competenze e su modelli equi, aggiunge Descalzi. I modelli, spiega, “sono importanti, come le organizzazioni poi ci vuole qualcosa in più: servono le competenze, persone dedicate e le culture. I modelli si basano sui valori e non possiamo pensare di fare i cambiamenti senza pensare alla parte valoriale”.
“Non si può cambiare senza cambiare la cultura, senza puntare sulle competenze, sulla digitalizzazione e poi bisogna cercare dei modelli che siano equi” conclude Descalzi.