Modena, 6 ago. – Il Consiglio di Amministrazione di Bper Banca ha deliberato una serie di modifiche statutarie sul complessivo assetto di governance e, in particolare, sulle modalità di nomina dello stesso Cda. Infatti oggi lo statuto un numero fisso di 15 Amministratori eletti con un meccanismo 'maggioritario' che permette alla lista più votata di esprime da 12 a 14 membri del Cda, lasciandone da 1 a 3 alla seconda lista. Invece il nuovo progetto, che – si spiega – vuole “tener conto dell'evoluzione intervenuta nella struttura della compagine sociale” prevede un criterio di elezione del Consiglio di Amministrazione di natura proporzionale fondato sul metodo dei quozienti in base al quale nessuna lista può esprimere più di sette Consiglieri, con una soglia di “accesso al riparto”.
Il progetto prevede tuttavia – in deroga a questo sistema proporzionale – che il limite di sette Consiglieri non si applichi qualora la lista risultata prima abbia ottenuto un numero di voti superiore al 50% del capitale avente diritto di voto in Assemblea. In tal caso, si tornerebbe al criterio attuale. Inoltre le modifiche prevedono l'eliminazione della facoltà del Consiglio di amministrazione uscente di presentare una lista di candidati per l'elezione dell'organo amministrativo.
Gli altri interventi – che saranno sottoposti a una assemblea straordinaria – riguardano tra l'altro l'eliminazione della figura del Presidente onorario, la nomina facoltativa del Comitato esecutivo e la possibilità di istituire uno o più comitati manageriali su proposta dell'Amministratore delegato, l'ampliamento della disciplina concernente i comitati endoconsiliari e la miglior definizione delle attribuzioni del Direttore generale e la riduzione da 5 a 3 membri per il Collegio sindacale.